Inchiesta Qatargate, Pd: “Pronti a costituirci parte civile”

Inchiesta Qatargate, il Partito Democratico emana un comunicato in cui esprime il suo pensiero in questa vicenda. Sono pronti a costituirsi parte civile

Da meno di una settimana non si sta facendo altro se non parlare dell’inchiesta denominata ‘Qatargate‘. Tanto è vero che tra gli arrestati figura anche un ex esponente del Partito Democratico come Antonio Panzeri (insieme a moglie e figli). Insieme a lui anche altre persone che sono state accusate di corruzione e di aver preso delle “mazzette” da un Paese in cui il nome non viene mai svelato (si dovrebbe trattare del Qatar). Proprio il Pd è al centro di moltissime discussioni in merito a tutto questo.

Tanto è vero che, nelle ultime ore, hanno deciso di esprimere il loro pensiero riguardo questa vicenda con una nota. Fanno sapere che sono parte lesa, ma sono pronti a costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario in corso. “Analogamente terremo atteggiamenti inflessibili in linea con il nostro Statuto nei confronti di eventuali esponenti del Pd coinvolti“. Ci hanno tenuto a ribadire che sono sconcertati in merito alle notizie che stanno arrivando da Bruxelles. Dove la Procura è al lavoro per andare fino in fondo a ciò.

Inchiesta Qatargate, il Pd emana una nota ufficiale

Questo il continuo del loro comunicato: “Notizie del genere ci spingono e tenere una linea dura e ad esigere la massima inflessibilità. Atti e condotte che stanno emergendo sono di una gravità assoluta. Tanto da minare la reputazione dell’istituzione, il Parlamento Europeo, che per noi è il cuore della democrazia“. Poi l’appello alla magistratura: “Si faccia piena luce. Alle istituzioni europee di essere inflessibili nell’assumere tutte le misure necessarie“.

Non è finita qui visto che è stata chiesta anche la costituzione di una commissione di inchiesta del Parlamento europeo. In conclusione: “Tutti gli atti parlamentari dimostrano che i tentativi di influenzare le decisioni assunte dalla delegazione del Pd al Parlamento europeo si sono rivelati infruttuosi. Anche perché siamo sempre stati rigidi nell’esprimere una dura condanna del Qatar, in particolar modo sui diritti umani e diritti dei lavoratori“.