L’ex portiere degli azzurri esalta il lavoro di Spalletti e punta su Meret: “Finalmente ha trovato chi ha creduto in lui”
Capolista in serie A con otto punti di vantaggio sul Milan campione d’Italia; ottavi di finale raggiunti in Champions League dall’alto del primo posto in un girone in cui c’era anche il Liverpool di Klopp; il tutto condito da undici vittorie consecutive in campionato arrivate grazie ad un gioco divertente e prolifico. Il Napoli di Spalletti sta facendo stropicciare gli occhi a tutti i tifosi azzurri e agli addetti ai lavori.
“Ad inizio stagione pensavo che il Napoli avesse tutte le carte in regola per lottare per i primi quattro posti, ma non credevo mai che dopo quindici partite fosse in fuga scudetto con otto punti di vantaggio sulla seconda“, dichiara in esclusiva a Notizie.com Gennaro Iezzo, ex portiere dei campani. “Da tifoso napoletano sono contentissimo, ma è chiaro che sono sorpreso. Con le partenze dei big e gli arrivi di calciatori importanti, ma non certo dal nome altisonante, ci aspettavamo una stagione tranquilla. E invece come spesso avviene, quando c’è massima professionalità da parte dei calciatori e grande competenza dei dirigenti, primo fra tutti Giuntoli, si possono ottenere anche risultati importanti”.
E per certi versi insperati?
La sosta a questo punto della stagione è una benedizione o una maledizione?
“Io penso che quando si arriva a fare una serie di risultati così è fisiologico che prima o poi la squadra fosse destinata ad incappare in un risultato negativo. Ora invece, dopo un filotto del genere, avrai l’occasione per ripartire alla grande. Io la penso come Spalletti: la sosta arriva a pennello e consentirà al Napoli di ricaricarsi e di ripartire alla grande”.
Chi ti ha stupito di più?
Da ex portiere, come giudichi la stagione di Meret? In estate la società ha cercato altri portieri, poi il campo ha detto altro…
“Aveva solo bisogno di qualcuno che credesse in lui e gli desse fiducia. Il Napoli era una delle poche società che faceva turn over in porta e per lui non è stato semplice ritagliarsi uno spazio. Quelle poche volte che giocava aveva l’assillo di non sbagliare. E non era semplice. Ora sta dimostrando tutto il suo valore. E sono contento per lui”.
Milan, Juventus, Inter, le romane. Chi ti spaventa di più delle avversarie dopo la sosta?