Lorenzo Riggi di Geopolitica.info in esclusiva ai nostri microfoni: “La Russia in questo momento è in difficoltà”.
La guerra in Ucraina sembra aver preso un’altra direzione rispetto ai mesi scorsi. La controffensiva di Kiev sta portando i suoi frutti tanto che la Russia ha dovuto decidere di abbandonare Kherson per salvaguardare uomini e mezzi.
“Si tratta sicuramente di una sconfitta per Mosca – ha detto in esclusiva ai nostri microfoni Lorenzo Riggi, responsabile desk Russia del centro studi Geopolitica.info – dal Cremlino parlano di una ritirata strategia per preservare uomini e mezzi. E’ anche così, ma dal punto di vista politico è una sconfitta perché significa perdere un territorio annesso alla Russia solo qualche mese fa. Sicuramente ora per la Russia sarà molto più difficile portare avanti i propri obiettivi”.
E sui motivi di questa ritirata Riggi non ha dubbi: “Difendere Kherson era diventato molto complicato per Mosca. Da un lato gli ucraini nelle scorse settimane avevano attaccato tutti i loro rifornimenti, dall’altro la Russia è in difficoltà dal punto di vista degli uomini e le nuove reclute non sono ancora pronte“.
Riggi: “Ora Mosca potrebbe aprire al dialogo”
Una controffensiva che ha cambiato completamente la situazione tra Russia e Ucraina. “In questa fase penso che sia inverosimile che gli ucraini accettino qualsiasi forma di negoziato che non preveda il ritiro delle truppe russe – ha sottolineato Riggi – l’obiettivo di Kiev resta quello di arrivare ai confini del 1992, Crimea compresa“.
“Con quanto successo in questi giorni – ha aggiunto il responsabile desk della Russia di Geopolitica.info – magari è proprio Mosca ad avere un incentivo in più per iniziare un dialogo con Kiev. Ma non credo che questo porterà alla fine della guerra perché si tratta di un conflitto esistenziale per entrambi“.
