Lupi manda un ‘messaggio’ alla Meloni: “Ci aspettiamo una chiamata”

Maurizio Lupi manda un vero e proprio “messaggio” alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Lo ha fatto rilasciando una intervista al quotidiano ‘Corriere della Sera’ dove ha espresso il suo pensiero e soprattutto le sue idee in merito

Intervista di Lupi al 'Corriere della Sera'
Maurizio Lupi (Ansa Foto)

Il nuovo governo, targato Giorgia Meloni, è stato finalmente svelato ed è già al lavoro per aiutare il nostro paese. La nuova presidente del Consiglio è stata chiara: non ha alcuna intenzione di perdere neanche un minuto in più visto che il suo obiettivo principale (e chiaro) e cercare di poter fare qualcosa contro il ‘caro-bollette’ che sta mettendo in ginocchio famiglie ed aziende.

Come riportato in precedenza la sua squadra è stata svelata nel pomeriggio di venerdì scorso. Nonostante tutto c’è ancora chi spera in una chiamata. Da come avete ben potuto capire sia dal titolo che dall’immagine stiamo parlando di Maurizio Lupi, il numero uno di ‘Noi Moderati’. Lo ha fatto capire in una intervista al ‘Corriere della Sera‘ dove ha espresso tutti i suoi pensieri in merito.

Lupi ‘avvisa’ la Meloni: “Ci aspettiamo una chiamata

Intervista di Lupi al 'Corriere della Sera'
Maurizio Lupi (Ansa Foto)

Queste sono alcune delle parole che il nativo di Milano ha rilasciato al noto quotidiano italiano: “Mi aspetto che per Noi moderati, in grado di esprimere più competenze, ci sarà una chiamata per ruoli di sottosegretario. Rappresento una lista e credo sia giusto valorizzare la squadra. Noi moderati ha un’ampia scelta di persone per quel tipo di ruolo. Il mio è diverso, più politico: far crescere la proposta moderata nel centrodestra e lavorare in Parlamento per il successo dell’azione di governo“.

Se fosse stato chiamato per un ruolo da ministro? “Sarei rimasto deluso o sorpreso se mi avessero detto che sarei stato ministro e poi avessi scoperto che non era così. Invece è da subito dopo il voto che rivendico di non voler partecipare ai totonomine. Per il nostro partito avrei voluto un risultato migliore. Rivendico il contributo fondamentale che abbiamo dato nei collegi in bilico e il valore politico della nostra proposta. Tuttavia la sintesi spettava a Giorgia Meloni“.

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