Il nuovo Governo: ecco cosa servirà per cambiare nome ai ministeri

Negli ultimi giorni è stato presentato il nuovo governo targato Giorgia Meloni. Anche se per poter cambiare nome ai ministeri serve superare un altro piccolo step in merito

Il governo di Giorgia Meloni
Nuovo governo targato Giorgia Meloni (Ansa Foto)

Nella giornata di venerdì è stata ufficializzata la nuova squadra targata Giorgia Meloni. Dopo l’ottimo risultato ottenuto nelle ultime elezioni politiche del 25 settembre, per il centrodestra è finalmente arrivato il grande momento di scendere in campo. Gli obiettivi sono stati prefissati e soprattutto sono molto chiari. In primis, ovviamente, c’è quello di aiutare il paese che versa in difficoltà economiche (e non solo) disastrose.

Un esempio su tutti? Il caro-bollette che sta mettendo in ginocchio famiglie ed imprese oramai ridotte davvero al lastrico. Nel frattempo, però, sempre in riferimento al nuovo governo della nativa di Roma in molti avranno notato che sono cambiati anche i nomi dei ministeri. Anche se per rendere ufficiale il tutto si dovrà superare ancora un piccolo step. Anzi, una vera e propria legge ed anche un documento.

Nuovo governo, ecco cosa serve per cambio nome ministeri

Cosa serve per il cambio nome dei ministeri
Giorgia Meloni (Ansa Foto)

Come riportato in precedenza per poter cambiare nomi ai ministeri serve un decreto legge ed anche un dpcm. Come annunciato dalla stessa presidente del Consiglio a cambiare il nome saranno sette dicasteri. Sulla situazione dei ministeri con portafoglio questi sono i cambiamenti: lo Sviluppo economico diventerà ministero delle Imprese e del Made in Italy; la Transazione ecologica si trasformerà in ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica; il ministero delle Politiche agricole sarà rinominato Agricoltura e della sovranità alimentare e quello dell‘Istruzione sarà dell’Istruzione e del merito.

Per quanto riguarda quelli senza portafoglio, invece, il discorso è diverso: per le deleghe occorrerà un dpcm. Anche se non mancano affatto le novità. Arrivano due nuovi ministeri: Riforme istituzionali e Affari europei. In conclusione: le Politiche giovanili si trasformerà in ministero Sport e giovani, Sud e mezzogiorno diventerà ministero delle Politiche del Mare, quello della Famiglia e pari opportunità verrà aggiunto il nome natalità. Nulla, invece, per il ministero dell’Innovazione della transizione digitale.

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