La nazionale mediorientale potrebbe dover rinunciare al suo posto nella rassegna iridata. Il massimo organismo calcistico internazionale ha ricevuto una domanda di sospensione della selezione per violazione di diritti umani
SĂŹ, nel leggere questa notizia il primo pensiero è quello: non è che si apre qualche spiraglio per lâItalia ai Mondiali in Qatar? Difficile, se non impossibile, che possa accadere una cosa del genere, ma non si può mai sapere e vale di certo la pena documentare e approfondire quello che sta accadendo tra lâIran e la Fifa.
GiĂ , perchĂŠ il massimo organismo internazionale calcistico ha ricevuto una richiesta formale di estromissione della selezione mediorientale dai prossimi campionati del mondo. A inviarla sono stati un gruppo di attivisti iraniani, che hanno denunciato ancora una volta la repressione dei diritti civili allâinterno del Paese, con particolare riferimento a quelli delle donne. Questâultime, infatti, ancora oggi sono private di molte libertĂ civili, tra cui ad esempio la possibilitĂ di entrare allo stadio.
Un divieto che chiaramente non si può conciliare con i regolamenti base della Fifa. Per questo motivo gli attivisti iraniani hanno chiesto giustizia: âLa brutalitĂ dellâIran nei confronti del suo stesso popolo ha raggiunto un punto critico, e questo impone una dissociazione inequivocabile e ferma dal mondo del calcio e dello sportâ. E parlando in particolare delle donne, è stato aggiunto: âAlle donne viene costantemente proibito lâaccesso agli stadi, una pratica sistematica per escluderle completamente dalla piramide calcistica. Ă evidente che la Federcalcio iraniana stia semplicemente seguendo e applicando le linee guida del governo, e quindi non può essere vista come unâorganizzazione indipendente e libera da qualsiasi forma o tipo di influenza. Questa è una violazione (articolo 19) dello statuto Fifaâ. LâIran al momento è inserito nel Gruppo B insieme a Inghilterra, Stati Uniti e Galles. LâItalia spera.