Fdi, Lollobrigida fa chiarezza: “Destra sia unita, oppure si torna al voto”

Francesco Lollobrigida di Fdi ha voluto fare chiarezza in merito alla situazione che si sta verificando intorno al suo partito. In particolar modo per quanto riguarda gli ultimi avvenimenti che hanno scatenato un piccolo terremoto

Lollobrigida parla a 'La Repubblica'
Francesco Lollobrigida (Ansa Foto)

Il capogruppo uscente di ‘Fratelli d’Italia‘, Francesco Lollobrigida, ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano ‘La Repubblica‘ in merito alla situazione che sta vivendo il centrodestra, delle tensioni tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi (oggi ci dovrebbe essere il tanto atteso incontro chiarificatore) e non solo. Soprattutto alle parole che la nativa di Roma ha ribadito ai giornalisti nella giornata di venerdì, ovvero quando ha annunciato che non è una persona ricattabile.

In merito a questo lo stesso Lollobrigida ha precisato: “Non ci possono essere inciuci e nemmeno governi anomali. Quando Giorgia parlava della questione del ricatto si riferiva proprio a questo, di dinamiche politiche. Non è accattabile pensare di far mancare dei numeri per poter fare quello che vuoi tu. In questo modo non si va verso una conciliazione. Non vogliamo governare tanto per, ma coinvolgere le migliori energia sia dentro che fuori la politica“.

Fdi, Lollobrigida: “Coalizione compatta, oppure si andrà al voto

Lollobrigida parla a 'La Repubblica'
Francesco Lollobrigida (Ansa Foto)

Insomma, se si dovessero verificare quelle condizioni citate in precedenza dal politico si va verso la strada giusta. Se invece mancano allora non ci proveranno neanche. Come faranno? Torneranno dagli elettori riproponendo una coalizione diversa rispetto a quella attuale. Anche se non crede che tutto questo possa accadere. Una volta che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incaricherà la Meloni come presidente del Consiglio: “Non si tirerà indietro dal presentare una squadra autorevole con energie del centrodestra e della società“.

Non ha escluso il possibile inserimento di altre forze politiche che possano dare un contributo positivo in tutto questo. I moderati, ha voluto concludere, potrebbero rappresentare un punto di riferimento per altre risorse. Un po’ come si è verificato nel voto a La Russa come presidente del Senato. Anche se non ha voluto andare oltre (con riferimento a Renzi e centrosinistra). La promessa agli italiani: “Ci hanno votato perché nutrono fiducia in noi. Non possiamo perdere tempo“.

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