Qual è la percentuale dei voti che serve per governare?

Qual è la percentuale di voti che serve per governare nel nostro paese? In attesa delle elezioni di domani lo ha rivelato uno stimato analista

Lo rivela Giovanni Forti
Elezioni, qual è la percentuale di voti che serve per governare? (Ansa Foto)

Domani è il grande giorni che gli italiani stavano aspettando. In particolar modo il mondo della politica visto che si andrà a votare. In molti si aspettano una “netta” vittoria da parte del centrodestra. Invece una “non vittoria” è possibile? Per avere la risposta certa sono stati rivelati alcuni dati in merito e che sono arrivati direttamente dall’analista Giovanni Forti per ‘You Trend‘. Quest’ultimo ha voluto sperare che la sinistra possa sperare almeno nel “pareggio”. In che modo? Con una serie di tweet. Anche se lo stesso Forti ha ribadito che è alquanto “improbabile” che il centrodestra, domani notte, non se ne esca con una maggioranza.

Quando i sondaggi, all’epoca, venivano pubblicati la “fotografia” era questa: vantaggio del centrodestra rispetto al centrosinistra fra i 15 ed i 20 punti, con il primo più vicino ai 50 che ai 40. Non è finita qui visto che, a quanto pare, circa il 20-25% dei votanti effettivi decide nelle ultime due settimane prima delle elezioni. In parole povere? 500mila persone in più, al giorno, decidono per chi votare. “Se dei 5 milioni di ‘ex indecisi’ 2 scelgono di votare per un’unica lista, i rapporti di forza cambiano parecchio.

Rivelata la percentuale di voti che serve per governare

Lo rivela Giovanni Forti
Elezioni, qual è la percentuale di voti che serve per governare? (Ansa Foto)

Come può accadere una cosa del genere? Lo spiega lo stesso forti in un esempio che ha rilasciato al quotidiano ‘Libero‘: “La coalizione ‘B’ del centrosinistra, continui a vincere sule roccaforti e che ‘C’ (che dovrebbe essere il M5S) inizi a vincere ai danni di ‘A‘”. Glie exit poll e gli instant-poll parlano chiaro: se il centrodestra è sopra il 42% la maggioranza è salva. “Non esiste una cifra magica, ma se dovesse esistere allora la cifra sarebbe del 38%“.

In conclusione: “Se il csx dovesse vincere almeno il collegio di Roma, Milano, Torino, Firenze e Bologna lo spiraglio è ancora aperto. Se il M5S riesce a vincere almeno 3 collegi alla Camera e due al Senato in Calabria vuol dire che quasi il 30% è al Sud“. Ed anche qui lo spiraglio sarebbe ancora aperto. Anche se la possibilità che si verifichi questo, secondo Forti, è decisamente bassa.

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