Scillla, la testimone: “Scene surreali. Un paese diviso in due” (Video)

Silvia, racconta ai nostri microfoni l’esondazione del torrente che ha portato il caos: “I vigili del fuoco sono ancora al lavoro”.

“E’ iniziato tutto alle 6.30 di questa mattina. Un torrente  è esondato e si è portato giù tutto: macchine, detriti. Abbiamo visto scene incredibili”. Silvia è una delle testimoni della bomba d’acqua che ha colpito questa mattina Scilla, in Calabria. Il paese è stato invaso dal fango e i cittadini costretti ad abbandonare le macchine prima di essere raggiunti dall’onda di detriti e fango. “Il torrente Livorno è esondato ed ha attraversato le strade portandosi dietro tutto quello che trovava. Comprese le macchine. I vigili del fuoco sono intervenuti prontamente. Anzi, sono ancora al lavoro. Qualcuno mi ha riferito che il lavoro più difficile è stato quello di estrarre una persona che era rimasta chiusa in un’automobile”.

Silvia era in vacanza con tutta la famiglia. “Viviamo a Roma, ma mio marito ha casa qui e veniamo spesso. Fortunatamente la nostra abitazione non è stata toccata, perchè il torrente si trova a circa duecento metri da noi. Il paese è diviso a metà: se guardo a sinistra è un paese normalissimo, con la gente che è in spiaggia, al mare, negli stabilimenti. A destra c’è l’inferno: vigili del fuoco, fango in mezzo alla strada, le macchine buttate. Una situazione surreale. Ci sono macchine che sono state trasportate dal torrente e trascinate per diversi metri. Anche le case hanno avuto diversi problemi. Si sta lavorando per aiutare le persone in difficoltà”.

Silvia, così come tutti gli abitanti di Scilla, è rimasta molto colpita da ciò che è accaduto. “Immagini difficili da dimenticare. Io e la mia famiglia siamo state fortunate, ma altre hanno avuto diversi problemi. Mia figlia è scioccata. E’ una situazione assurda. Fortunatamente ci sono tantissimi vigili del fuoco che stanno lavorando. Il torrente è sboccato sulla strada, si è allargato ed ha portato il fango ovunque. Speriamo di tornare presto alla normalità”.

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