De Sisti a Notizie.com: “Questa Roma può sognare davvero”

L’ex calciatore giallorosso ha commentato in esclusiva alla nostra redazione l’entusiasmo che sta accompagnando l’estate della società di Friedkin: “Vedo un impegno massimo da parte di tutti per ottenere una posizione migliore rispetto a quella dello scorso campionato”

A Roma c’è voglia di sognare. Dopo la Conference League conquistata la scorsa stagione, Mourinho e i tifosi giallorossi vorrebbero alzare ancora di più l’asticella. E la società si sta muovendo per accontentarli, come dimostra la campagna acquisti condotta fino a questo momento e i risultati che si stanno vedendo nel corso delle amichevoli estive. A parlare di questo grande entusiasmo in esclusiva a Notizie.com è Giancarlo De Sisti, che nella Roma è cresciuto e ha chiuso la sua carriera, dopo aver passato la parte centrale indossando la maglia della Fiorentina.

Giancarlo De Sisti
L’ex calciatore di Roma e Fiorentina Giancarlo De Sisti (Ansa)

Romano e tifoso giallorosso, “Picchio” è convinto che l’entusiasmo sia più che giustificato e che parlare di Scudetto non sia un’utopia: “Vedo impegno massimo da parte di tutti al fine di ottenere una collocazione migliore rispetto alla scorsa stagione. La squadra sembra fortemente rinforzata. Anche se mi spiace per alcune probabili partenze, come quella di Villar, perché è uno che gioca molto bene. Diciamo che l’anno scorso i problemi si sono visti quando non hanno giocato tutti i titolari e quest’anno il livello generale della rosa sì è indubbiamente arricchito, a cominciare da Dybala. Lui da solo aumenta il valore tecnico della squadra“.

Una rosa di qualità

Giancarlo De Sisti
“Picchio” De Sisti, calciatore romano cresciuto nelle giovanili della Roma (Ansa)

A dare un’ulteriore spinta ai sogni dei tifosi è stato anche il successo in amichevole contro il Tottenham di Antonio Conte: “La squadra che si è vista con il Tottenham è stata bellissima. Ho molta stima di Conte e degli Spurs, e dunque essere riusciti a non farli quasi mai arrivare al tiro e controllare per larghi tratti la partita è stato molto importante. Aver fatto questa prestazione ha lasciato sensazioni positive. In più sembra che stiano arrivando pure Wijnaldum e Belotti. Così facendo hai altri 5-6 giocatori che si giocano il posto oltre i presunti titolari. Vuol dire che una squadra può anche fare delle sostituzioni e non perdere di valore. E se le cose vanno tutte bene, credo che la Roma possa essere davvero protagonista in campionato“. Contro gli Spurs, tra l’altro, si è visto anche che è possibile la coesistenza di Pellegrini, Zaniolo, Dybala e Abraham: “Pellegrini può fare da incursore e suggeritore, ma pure un bel po’ di lavoro sporco, anche se lui dà il meglio quando comincia ad avvicinarsi alla porta avversaria. Dybala va a collocarsi in mezzo a tanta gente, nei 16 metri, ma sa giocare bene pure lì, con quei tocchi spalle alla porta. Generalmente uno che fa quel tipo di lavoro e si mette in mezzo, la palla non la prende mai: lui invece ce l’ha del piccolo prestigiatore. Tecnicamente quelli che sanno giocare a pallone possono sempre giocare insieme. L’importante è che entri nella testa dei giocatori stessi e in questo Mourinho è molto bravo. E poi le indicazioni vengono via via dal campo e dalle prove. Credo che con lo Shakhtar verrà fatto un altro test“.

Dybala e Mourinho

Paulo Dybala
Un momento della presentazione di Paulo Dybala con la maglia della Roma (Ansa)

De Sisti ammette che inizialmente non avrebbe mai creduto all’ingaggio di Dybala: “Obiettivamente no, perché è uno dei giocatori più forti del nostro campionato e alla Juve era idolatrato… Ma è facile che uno così diventi un idolo della gente, tecnicamente è sopra le righe. Non me l’aspettavo che la Roma potesse riuscire in questa impresa, ma la società è fortemente determinata a seguire le indicazioni dell’allenatore e questo succede solo quando hai allenatori di un certo livello“. A proposito di Mourinho, lui è convinto che sia il tecnico giusto per la Roma: “È uno che infonde carattere, soprattutto nei giovani. Aiuta a crescere nella personalità, ha idee ben precise. Magari non sta troppo dietro alla qualità del gioco, anche perché comunque il gioco lo fanno i giocatori, la bontà delle azioni non è che la impari alla lavagna. Mourinho non bada tanto all’estetica, ma ottiene spesso i suoi obiettivi di creare una squadra di carattere e personalità. In questo il portoghese non ha da imparare niente, è molto preparato. Su quello bisogna lasciarlo perdere. È ostinato nell’arrivare e spesso ci arriva. Progettare uno scudetto è difficile, però società, allenatore e squadra stanno facendo di tutto per avvicinarsi a qualcosa di simile“.

Impostazioni privacy