Marsilio (FdI): “Contro di me la macchina del fango. Gli insulti a Carfagna e Gelmini? Appartengono alla sinistra”

Il presidente della Regione Abruzzo Marsilio in esclusiva a Notizie.com: “Con la campagna elettorale partita la demonizzazione, ormai Repubblica è un giornale-partito”

Notizie.com ha intervistato il presidente della Regione Abruzzo ed esponente di Fratelli d’Italia, Marco Marsilio, dopo le polemiche nate per le sue dichiarazioni su Gelmini e Carfagna.

Marco Marsilio
Marco Marsilio in esclusiva a Notizie.com © Ansa

Presidente Marsilio, le sue dichiarazioni su Gelmini e Carfagna hanno provocato diverse reazioni. Lei come risponde al Pd, Di Maio e Calenda? Penso di averla data ampiamente data ieri. È un’operazione di mistificazione, la classica macchina del fango. Ho detto l’esatto contrario di quello che mi attribuiscono. Le parole di critiche e di insulto nei confronti di Carfagna e Gelmini appartengono alla sinistra. E’ forse la loro cattiva coscienza che li porta a reagire in questo modo. Io per trent’anni sono stato loro amico e anche compagno di partito. Ne sono stato onorato e mi dispiace per la loro scelta. Avrei preferito averle vicino. Non sono tra quelle persone che magari festeggiano perché se ne vanno. Detto questo, l’ipocrisia di chi ha trattato queste donne come se fossero a dir poco delle suffragette. Peraltro potrei produrre un’ampia rassegna stampa di insulti che vanno dai giornali ai soggetti che mi hanno attaccato“.

Gelmini e Carfagna
Gelmini e Carfagna con Carlo Calenda © Ansa

Cosa ha portato Gelmini e Carfagna a lasciare FI e passare con Calenda? Io penso che l’una e l’altra hanno avuto da diverso tempo una sofferenza nel partito in cui erano. Poi, se una volta che se vanno, si vuole leggere questo come una sofferenza nei confronti degli alleati, stiamo parlando di una forzatura anche ingenerosa perché sono le stesse persone che nei loro collegi elettorali e nei loro territori hanno fatto campagne elettorali a loro favore. Voti grazie ai quali hanno assunto posizioni di rilievo. Io mi onoro di essere amico personale di queste due persone. Poi credo che una sofferenza particolare con Forza Italia abbia fatto logorare questi rapporti. Poi possono essere fatte diverse ricostruzioni, ma io penso che fondamentalmente ci sia questo dietro la separazione. Mi dispiace anche perché si tratta persone che sono state demolite nella loro reputazione attaccandole anche sul piano fisico ed oggi si facciano strumentalizzare dalle stesse persone che hanno messo in piedi questa macchina di sofferenza. Ognuno è padrone della propria vita e delle loro scelte. Li avrei voluti al mio fianco in questa battaglia per restituire piena sovranità al popolo italiano perché per oltre 10 anni il Partito Democratico ha governato senza mai aver vinto una elezione. Il centrosinistra, inoltre, in questo periodo ha assunto un atteggiamento di supponenza. Per esempio Calenda deve darsi una calmata e non permettersi più di darmi del troglodita. Anche perché credo che non abbia nemmeno sentito quello che ho detto, ma si è basato sulle agenzie del Pd che travisano completamente le mie parole. Peraltro è stato uno di quello che ha riservato parole poco generose alla Carfagna nel corso degli anni. Adesso fa bene ad apprezzare persone che io apprezzavo prima di lui. Ma non si permetta più di darmi del troglodita“.

Meloni
Giorgia Meloni al ‘TG2’: “Noi dobbiamo ribadire il duro lavoro fatto in questi ultimi anni” © Ansa

Questi attacchi possono far parte della campagna elettorale contro Giorgia Meloni e il centrodestra? “Toglierei il condizionale. È chiaro che è così, è da tempo. Quando poi è scattata la campagna elettorale è arrivata la demonizzazione dei nostri uomini e delle nostre donne, a cominciare dal presidente Giorgia Meloni. Ormai Repubblica è peggio de L’Unità. Il quotidiano continua a fare finta di essere un giornale indipendente e imparziale e, invece, è un giornale-partito“.

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