Sembrava una normale influenza, ma alla fine si è trattato di una infezione virale contagiosa che non le ha lasciato assolutamente scampo. Rozalia, di soli cinque anni, non c’è più: la famiglia continua a chiedere risposte in merito a questa scomparsa che li ha lasciati sotto shock
Si pensava fosse Covid. Una volta che si era sottoposta al tampone, però, era uscita negativa. I sintomi, però, continuava ad averli. La situazione, invece di tendere a migliorare, peggiorava sempre di più: tanto è vero che il viso è iniziato a gonfiarsi sempre di più. Corsa in ospedale inevitabile. Un compleanno che la stessa non potrà mai dimenticare. Neanche i suoi genitori. Era esattamente il 4 luglio. Rozalia era troppo stanca anche per aprire i regali che le erano stati fatti. Poche ore dopo, però, esattamente il 5 dello stesso mese la piccola smette di respirare per sempre.
Si chiamava, appunto, Rozalia Spadafora. Cognome di chiare origini italiane. La causa? Un male improvviso, ma i dubbi sono ancora tanti. Tanto è vero che la famiglia continua a non accettare il tutto e chiede spiegazioni in merito. Il tutto si è verificato in Australia, precisamente all’ospedale di Canberra. Per sottoporsi alle prime analisi del sangue, però, la piccola ha dovuto attendere un bel po’ di ore. Subito dopo è stata trasportata in terapia intensiva dove è stata sottoposta a fleboclisi.
Lo stesso, però, era stato dirottato all’aeroporto di Canberra per via di un problema tecnico. Una situazione sempre più drammatica per la famiglia. Iniziano gli spasmi: Rozalia va in rianimazione cardiopolmonare. Purtroppo per lei non c’è stato nulla da fare. Un arresto cardiaco da miocardite è stato fatale per la piccola che non ha retto. Per la famiglia si tratta di una morte evitabile ed è per questo motivo che continua a chiedere spiegazioni e allo stesso tempo giustizia.