Torino, Vagnati sulla litigata con Juric: “Ecco cosa è successo”

Il direttore sportivo del Torino è intervenuto su SkySport in tarda serata dopo la diffusione del video della sua litigata con Juric diventato virale sui social network. Il dirigente granata ha gettato acqua sul fuoco: “Sono cose che succedono quando discutono due persone vere”

Ai microfoni di Sky Sport il direttore sportivo del Torino Vagnati ha spiegato il faccia a faccia durissimo con Ivan Juric: “C’è stata una discussione, sicuramente non è una bella cosa da vedere. Ma quando due persone ci tengono particolarmente succedono queste cose. Il mister vuole i giocatori prima possibile, io e la società ci stiamo provando, ma è un mercato difficile. Porteremo i giocatori di cui ha bisogno. Ci siamo abbracciati al termine di questa lite, ci siamo chiariti. Siamo due persone vere, che si dicono le cose come stanno. Anche grazie a questi liti si può ripartire per fare le cose nel miglior modo possibile. Abbiamo un grande allenatore e quello che faremo è cercare di fare il possibile“.

Juric e Vagnati (Ansa)

Il video della loro litigata è diventato immediatamente virale sui social network, scatenando un putiferio nel ritiro del Torino. Soprattutto il suo riferimento a quella “testa di ca**o” da cui lo deve sempre difendere: “L’ho difeso, nel senso che quando ci sono discussioni si dicono cose che non si pensano. Le liti fanno parte di qualsiasi genere di rapporto, non solo professionale. L’importante è cercare di capire perché, e il motivo è il bene del Torino. Dobbiamo cercare di dargli i giocatori prima possibile ed è quello che vogliamo fare”.

Vagnati spiega la situazione

L’allenatore del Torino Ivan Juric (Ansa)

Alla domanda se ci saranno conseguenze, Vagnati ha risposto così: “Le conseguenze saranno positive. Abbiamo voglia di fare bene. Il mister ha le sue motivazioni. Le capiamo e dobbiamo fare prima possibile gli interventi di cui abbiamo bisogno. Quanti? Non è una questione numerica, ma di qualità. Vogliamo prendere i giocatori giusti per il nostro tipo di calcio. Ovvivamente non saranno dieci, saranno meno, ma devono essere quelli giusti per migliorare la squadra“.

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