Paolo Bianchini (MIO Italia) in esclusiva a ‘Notizie.com’ sulla protesta del 14 davanti al Ministero dell’Economia: “Cosa chiediamo al Governo”.
Il 14 luglio MIO Italia ha organizzato una protesta davanti al MEF per chiedere al Governo un cambio di passo. Il presidente Paolo Bianchini è intervenuto a Notizie.com per spiegare meglio le ragioni di questa manifestazione.
“Noi abbiamo vari temi che stiamo sottoponendo al Governo – ha detto Bianchini ai nostri microfoni – sono ripartiti gli sfratti esecutivi, le moratorie, i prestiti statali, le bollette sono triplicate ed è anche stato introdotto l’obbligo del Pos. In più il 31 luglio c’è la scadenza della rottamazione saldo e stralcio e non so chi riuscirà a rispettarla. Senza dimenticare che da Roma vogliono far vedere che il turismo sta andando a gonfie vele, ma in realtà non è assolutamente così visto che si lavora solo due giorni su sette“.
Bianchini: “Le nostre richieste al Governo”
“Io mi auguro – ha detto ancora Bianchini – che qualcuno voglia riceverci. Noi stiamo entrando in piena recessione. Questa è la verità. Il 2022 doveva essere l’anno della ripartenza, ma la situazione è molto grave e non ho idea che possa succedere a settembre. Senza dimenticare che da parte del Governo non stiamo ricevendo un aiuto. Hanno trovato i soldi per le armi in Ucraina (12 miliardi) mentre per il nostro comparto hanno messo solo 1,7 miliardi“.
Il presidente di MIO Italia si è soffermato anche sulle richieste al Governo: “Per prima cosa l’esecutivo deve immediatamente dare respiro a chi ha perso fatturato rispetto al 2019. Inoltre, devono essere bloccati immediatamente i pagamenti del 31 luglio, reintrodotto il credito d’imposta per gli affitti e abbassare il cuneo fiscale sul costo del personale. Perché il costo medio lordo di un dipendente è di poco più di 17 euro, ma di netto entrano solamente 8 euro“. “Se si vuole salvare l’Italia – ha concluso Bianchini ai nostri microfoni – questo è il momento giusto per farlo“.
