Porta a Porta, confronto a distanza tra lâimprenditore Flavio Briatore ed il pizzaiolo Gino Sorbillo durante il programma di Bruno Vespa su Rai Uno. Argomento della discussione non poteva che essere la pizza: come si è concluso il tutto?
Oramai le parole di Flavio Briatore, sulla pizza napoletana, hanno fatto davvero il giro del mondo. Tanto è vero che i campani si sono sentiti âoffesiâ e toccati per via delle sue dichiarazioni su uno dei simboli della cittĂ .
Le dichiarazioni dellâimprenditore hanno fatto molto rumore. In primis quando ha detto: âMa come fa a costare tra i 4 ed i 5 euro? Quali ingredienti ci mettono dentro?â ed anche âLa pizza migliore non la fanno a Napoli, ma in altre cittĂ â.
Tanto è bastato per scatenare lâira della popolazione. Anche perchĂŠ in molti hanno criticato e contestato i prezzi che ha nella sua pizzeria a Roma, ovvero âCrazy Pizzaâ dove un piatto può arrivare a costare addirittura 65 euro. A provare a fare da paciere ci ha pensato direttamente il giornalista Bruno Vespa. Il conduttore di âPorta a Portaâ ha invitato nel suo programma proprio il noto imprenditore ed anche il pizzaiolo Gino Sorbillo. Non solo: presenta anche Ivano Veccia, eletto âpizzaiolo dellâanno 2021â.
@raffaelecorcionee #pizza #briatore #sorbillo #napoli #crazypizza #andiamoneiperte ⏠suono originale â Raffaele Corcionee
Briatore ha cercato subito la via della pace con la frase: âNapoli è una cittĂ che adoro e abbiamo tanti ragazzi napoletani che lavorano qui da noi. Io non faccio le guerre per una pizza. Neanche per la mozzarella o per il Patanegra.â. Veccia, invece, ha provato anche a âgiustificareâ in parte le parole rilasciate dallâimprenditore: âNon ha cominciato la polemica ma ha semplicemente risposto a chi lo ha attaccatoâ. Sorbillo conclude con: âIl problema non è a quanto viene venduta la pizza, il cliente può anche prendere una margherita che Briatore ha in carta a 15 euro.
Il problema è precisare che la nostra pizza tradizionale è un piatto completo e può essere buona anche se sempliciotta come la facciamo noi. Quella da 5-6-8 euro, quelle del popolo, sono molto soddisfacentiâ. Il nativo di Verzuolo ha provato a chiarire le sue frasi che hanno scatenato polemiche: âAbbiamo affitti carissimi, da via Veneto a Roma alla via di Harrodâs a Londra. Non è lâingrediente che costa, è tutto il resto. Lâimportante è che la pizza sia buona. La differenza può essere la location. Viva la pizza e bastaâ. Fine della discussione con tanto di âstretta di manoâ (a distanza).