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Esteri

Abramovich, non finiscono le brutte notizie: altra tegola dagli USA

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Cristiano

Non finiscono le pessime notizie che riguardano Roman Abramovich. L’ex proprietario del Chelsea, infatti, negli ultimi minuti ha ricevuto una pesante tegola che arriva direttamente dagli USA

Roman Abramovich (Ansa Foto)

Per nulla un buon periodo quello che sta attraversando Roman Abramovich. In primis perché, subito dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina, tutti i suoi beni sono stati congelati in merito alle sanzioni che hanno colpito diversi oligarchi russi. Di conseguenza ha dovuto mettere in vendita una delle sue miniere d’oro come il Chelsea. Proprio negli ultimi giorni i ‘Blues’ hanno un nuovo proprietario, si tratta di Todd Boehly, ovvero un imprenditore americano di 48 anni.

Non solo: come riportato in precedenza è stato inserito nella lista degli oligarchi russi molto vicini a Vladimir Putin. Anche se lo stesso magnate ha fatto sapere e capire in più occasioni di essere contrario alla guerra, tanto è vero che negli ultimi negoziati ha partecipato per sostenere l’Ucraina, il paese attaccato. Poi la notizia dell’avvelenamento insieme ad altre persone del suo staff e bracci destri. L’ultima tegola, però, arriva direttamente dagli Stati Uniti D’America e riguardano uno dei suoi beni che, adesso, non potrà più utilizzare.

Abramovich, pessima notizia dagli USA: chiesto sequestro di due aerei

Roman Abramovich (Ansa Foto)

Dagli USA hanno fatto sapere di aver ordinato il sequestro di due aerei di proprietà dell’uomo inquadrato in foto. Motivo? I prodotti negli Stati Uniti sono soggetti alle sanzioni imposte da Washington alla Russia dopo l’invasione e l’attacco che ha dovuto subire l’Ucraina.

Si tratta di due ‘Boeing 787 Dreamliner e un Gulfstream, sono volati nel paese del Cremlino dopo il mese di febbraio. A quanto pare si trattava di un viaggio che avrebbe richiesto uno speciale ‘via libera’ americano. Questo è quello che si legge dai documenti rilasciati dall’ufficio del procuratore degli Stati Uniti di Manhattan, Damian Williams.

 

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