Pillon: “Il Pd ripresenta il ddl Zan? Le vere emergenze sono altre”

Simone Pillon in esclusiva a ‘Notizie.com’ sul ddl Zan: “Si tratta di un provvedimento che vuole imporre distorte ideologie nelle scuole. Le vere emergenze in Italia sono altre”.

Il Pd non molla sul ddl Zan e ha presentato nelle scorse in Senato il testo in versione originale. La redazione di Notizie.com ha contattato in esclusiva il senatore leghista Simone Pillon, da sempre contrario al provvedimento, per commentare insieme a lui la decisione presa dai dem.

Simone Pillon
Simone Pillon in esclusiva a ‘Notizie.com’ sul ddl Zan © Ansa

Ma quale emergenza omofobia – ha detto Pillon ai nostri microfoni – lo Zan vuole imporre le distorte ideologie nelle scuole. Vogliamo parlare di vere emergenze? Ieri ho depositato ed illustrato in commissione il testo unificato del Dll 735 (ddl Pillon). Ora la discussione generale e poi emendamenti. Vedremo come andrà, ma non ho nessuna intenzione di abdicare ad una battaglia di civiltà“.

Pillon : “I bambini dopo la separazione rischiano di perdere la frequentazione con uno dei genitori. E’ inaccettabile”

Pillon
Pillon ai nostri microfoni presenta anche il suo ddl © Ansa

Sempre ai nostri microfoni Pillon ha spiegato nei dettagli questo suo decreto: “I bambini dopo la separazione dei genitori rischiano di perdere la frequentazione con uno dei due, che spesso è il padre. Due pomeriggi a settimana non sono un tempo inaccettabile. Inoltre, non si può gravare una singola persona con il mutuo di casa, l’assegno per l’ex, l’assegno per i figli e l’affitto mensile“.

In quasi tutta Europa si sono ottenuti tempi paritetici e mantenimento diretto – ha aggiunto il leghista – è giusto chiederli anche in Italia. Per il bene di tutti, bambini, mamme e papà“.

Una nuova battaglia che Pillon, come detto in precedenza, ha intenzione di portare fino in fondo nella speranza di arrivare ad un via libera definitivo al provvedimento. Inoltre, il senatore leghista ha ribadito il suo no al nuovo ddl Zan. Un decreto che, come abbiamo visto in passato, avrà vita dura in Parlamento per quanto riguarda i numeri, ma il Pd non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro e da qui la decisione di ripresentarlo in Senato.

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