Novità importanti sulla strage di Bucha: l’annuncio di Kiev

Arrivano direttamente da Kiev novità importanti sulla strage di Bucha. Ecco quanto riferito dalla procuratrice generale Venediktova.

A distanza di ormai di un mese dalle prime immagini sulla strage di Bucha, da Kiev arrivano novità sicuramente importanti. Secondo quanto riferito dalla procuratrice generale Iryna Venediktova, riportata da TgCom24, sarebbe stato individuato il primo russo responsabile di questo massacro.

Strage di Bucha
Le immagini sulla strage di Bucha continuano a fare il giro del mondo © Ansa

Dalle prime informazioni si tratterebbe di un comandante di un’unità della Guardia nazionale russa. Sergey Kolotsey è accusato di aver ucciso quattro uomini il 18 marzo e una decina di giorni dopo torturato un altro civile.

Le vittime, almeno da quanto riferito dalla procuratrice generale, sono state trovate con le mani legate dietro alla schiena e un cappuccio in testa. Sui corpi, inoltre, erano presenti anche dei segni di tortura.

L’indagine da parte dei media ucraini proseguirà nelle prossime settimane per cercare di risalire anche agli altri responsabili di questa strage avvenuta tra fine marzo e i primi giorni di aprile.

Strage di Bucha, la Russia si difende: “E’ una fake news”

Lavrov
Lavrov respinge tutte le accuse sulla strage di Bucha © Ansa

Una strage di Bucha che continua a far discutere. Se da una parte, infatti, Kiev e l’Occidente hanno condannato duramente quanto successo nella cittadina ucraina, dall’altra Mosca continua a parlare di una vera e propria fake news.

Una posizione che il ministro russo Lavrov ha ribadito anche durante il suo intervento ai microfoni di Zona Bianca: “La verità è solo una. I nostri militari il 30 marzo hanno lasciato la città e il sindaco poche ore dopo ha dichiarato la vittoria. Poi sono uscite le fotografie dei morti. Si tratta di immagini fake. E’ cosi evidente che qualsiasi osservatore lo può capire con un solo sguardo“.

Parole che confermano l’intenzione da parte di Mosca di non fare nessun passo indietro su questa vicenda. Il Cremlino respinge tutte le accuse e ribadisce che si è trattata di una notizia falsa costruita dalla propaganda degli ucraini. Un braccio di ferro destinato a durare fino a quando non si arriverà alla verità.

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