Incidente sul lavoro nel Milanese. Un operaio di 58 anni ha perso la vita in una azienda elettromeccanica. Indagini in corso per ricostruire la dinamica.

Nel giorno della pubblicazione del bilancio trimestrale, un nuovo incidente sul lavoro è avvenuto in Italia. Come riportato da La Repubblica, un operaio di 58 anni ha perso la vita in una azienda elettromeccanica a Gorgonzola, in provincia di Milano, nella mattinata di venerdì 29 aprile 2022.

Dalle prime ricostruzioni fatte dagli inquirenti, la vittima stava lavorando a un tornio industriale quando, per motivi ancora da accertare, è rimasto intrappolato nel macchinario e per lui non c’è stato niente da fare.

L’allarme i colleghi lo hanno lanciato immediatamente, ma il personale medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso. Gli inquirenti hanno immediatamente aperto un’indagine per cercare di ricostruire meglio la dinamica e capire eventuali responsabilità. Le verifiche sono in corso e le testimonianze potrebbero consentire agli inquirenti di ricostruire meglio quanto successo.

Incidenti sul lavoro, numeri in crescita in Italia

Numeri degli incidenti sul lavoro che sono in forte crescita in Italia. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Inail, nel primo trimestre del 2022 le denunce sono aumentate del 50% rispetto all’anno precedente e i casi mortali sono stati superiori del 20%. Differenze che, almeno da quanto riferito dall’Istituto, devono essere prese con le pinze visto che nel 2021 in quel periodo molte regioni erano in zona rossa.

La situazione, comunque, continua ad essere molto grave e i sindacati ormai da molto tempo chiedono un intervento da parte del Governo per cercare di porre definitivamente fine a questa emergenza.

Le decisioni prese fino a questo momento, infatti, non hanno portato ai risultati sperati e serve sicuramente un cambio di passo da parte dell’esecutivo. I partiti sono in pressing per portare il presidente del Consiglio ad aprire il dialogo su delle nuove misure per rendere più sicuri i luoghi di lavoro e mettere fine a questa emergenza che, come abbiamo detto in precedenza, continua a registrare numeri molto preoccupanti.