Ucraina: la rivelazione di Fusaro sul battaglione Azov

Arriva direttamente da Diego Fusaro una scoperta sul battaglione Azov. Ecco il post del saggista italiano pubblicato sui social.

E’ un fiume in piena Diego Fusaro in questo 25 aprile. Il saggista e opinionista è stato assoluto protagonista su Twitter con diversi post sulla guerra in Ucraina che vanno in una unica direzione: criticare la Nato e Unione Europea.

Diego Fusaro
Diego Fusaro sui social si scaglia contro il Battaglione Azov © Ansa

In uno dei post, a sorpresa, Fusaro fa riferimento al battaglione Azov con una foto che ha fatto il giro dei social in davvero poco tempo. In particolare, il saggista torinese ha utilizzato un immagine di un presunto combattente di questa unità militare ucraina. Si tratta di uno scatto di un uomo molto grosso, a torso nudo e con una svastica tatuata sul corpo.

Una foto che Fusaro ha deciso di utilizzare per sostenere la sua tesi e, come detto in precedenza, l’immagine ha fatto il giro dei social e aperto ancora un dibattito su questa guerra, che ormai dura da oltre due mesi e non vede la fine.

La scoperta di Diego Fusaro sul battaglione Azov

Diego Fusaro
Diego Fusaro critica la Nato, gli Usa e l’Europa sui social © Ansa

Un uomo molto grosso, a torso nudo e con una svastica tatuata sul corpo. E’ questa l’immagine utilizzata da Fusaro per presentare i componenti dell’unità militare ucraina. “Egli è un uomo del battaglione neonazista Azov – si legge nel post del saggista – quello che voi sciaguratamente abbinate all’idea di Resistenza, infangando il nome e le gesta di chi la Resistenza l’ha fatta per davvero. State vergognosamente appellando Resistenza il supporto dei neonazisti“.

E poco dopo, come riferito da Libero, ha aggiunto: “Voi che retoricamente celebrate il 25 aprile approvando l’invio di armi all’Ucraina e non prendendo posizione contro la Nato, state infangando la memoria storica a cui pure dite di richiamarvi.

Infine, in questa Festa della Liberazione Fusaro si è schierato con le persone che hanno mostrato striscioni anti-Usa a Roma: “Onore a chi si oppone alla Nato e all’imperialismo americano. L’Anpi si dissocia, forse ritiene legittima l’occupazione del territorio con 120 basi militari degli Stati Uniti“.

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