Governo: la mossa a sorpresa di Draghi agita i partiti

Il premier Draghi prepara la sua mossa per mettere fine ai litigi tra i partiti di maggioranza. E nel futuro dell’attuale premier italiano c’è un nuovo incarico politico. Ecco tutti i dettagli.

Dimissioni subito la manovra e voto anticipato. Sarebbe questa la mossa decisa dal premier Draghi dopo i diversi litigi registrate in queste ultime settimane. Secondo quanto riferito da  Il Tempo, a Palazzo Chigi sarebbero in corso tutti i ragionamenti del caso per riuscire a valutare la fattibilità di questa operazione.

Draghi
Draghi pensa alle dimissioni entro ottobre © Ansa

Nelle intenzioni del presidente del Consiglio, quindi, c‘è la volontà di approvare la legge di bilancio entro settembre per poi salire al Quirinale per rassegnare le dimissioni e guidare l’esecutivo fino alle prossime elezioni che, a questo punto, si potrebbero tenere entro fine anno. Una mossa che rischia di mettere in seria difficoltà tutti i partiti visto che nessuno, almeno al momento, sta pensando ad un voto anticipato.

Si tratta naturalmente di un piano che è ancora al vaglio dello staff del premier Draghi e una decisione definitiva molto probabilmente sarà presa dopo un confronto con il presidente della Repubblica. Ma le intenzioni dell’attuale inquilino sono chiare: un passo indietro per mettere la parola fine a tutti questi litigi che, come si può notare, stanno rallentando molto l’azione di questo esecutivo.

Draghi si prepara ad un nuovo incarico istituzionale

Mario Draghi
Draghi vuole la guida della Nato nel 2023 © Ansa

Ma l’avventura politica di Draghi, almeno secondo quanto riferito da Il Tempo, potrebbe non essere finita qui. L’attuale presidente del Consiglio, infatti, sarebbe intenzionato ad utilizzare questi mesi da disoccupato per convincere Biden ad affidargli nel 2023 la guida della Nato al posto di Stoltenberg.

Un ruolo che Draghi ha messo nel mirino subito dopo il suo mancato approdo al Quirinale e proprio per questo motivo pensa alle dimissioni anticipate. Vedremo se alla fine questo piano si concretizzerà oppure dovrà fare un passo indietro e restare alla guida del Governo fino alla scadenza della legislatura. Una conferma che chiuderebbe le porte ad un suo approdo a capo della Nato visto che la scadenza del mandato di Stoltenberg è fissata a fine anno.

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