Dl Bollette: stretta su termosifoni e condizionatori

Una stretta su termosifoni e condizionatori è in arrivo con il dl Bollette. Si tratta di una prima risposta alla crisi energetica. Ecco i dettagli di questo emendamento.

E’ in arrivo una stretta sui termosifoni e condizionatori delle pubbliche amministrazioni. Come previsto da un emendamento inserito nel dl Bollette e riportato da TgCom24, dal 1° maggio 2022 al 31 marzo 2023 la media ponderata negli edifici pubblici non dovrà superare i 19 gradi centigradi per quanto riguarda il riscaldamento (con 2 gradi di tolleranza in più) e i 27 gradi (2 gradi di tolleranza in meno) per il condizionatore.

Condizionatori
Stretta sui termosifoni e condizionatori per le pubbliche amministrazioni © Ansa

Si tratta di una prima risposta per quanto riguarda la crisi energetica, ma destinata nelle prossime settimane a creare diverse polemiche soprattutto in vista del prossimo inverno. La decisione presa dal Governo è dovuta al rischio di stop di import del gas russo e naturalmente potrà essere modificata in caso di uno scenario completamente differente nei prossimi mesi.

Ma, al momento, sembrano essere davvero poche le possibilità di un passo indietro. Anzi, esiste la possibilità di una estensione di questi limiti a tutti gli italiani e non solo alle pubbliche amministrazioni.

Caro energia, l’Italia pronta a rispondere

Caro energia
Il Governo si prepara a mettere in campo misure per contrastare il caro energia © Ansa

Come detto in precedenza, la stretta per quanto riguarda i termosifoni e i condizionatori delle pubbliche amministrazioni è solamente la prima risposta del caro energia. Un limite ai consumi sembra essere sempre più probabile, soprattutto in caso di uno stop di import al gas russo, e la misura decisa per tutti gli edifici pubblici ben presto potrebbe avere una estensione anche per le case private.

Il Governo, comunque, è al lavoro per evitare uno scenario simile, ma sembrano essere davvero poche le possibilità di non mettere in campo misure rigide per frenare il consumo di gas almeno fino a quando non è stata trovata una soluzione alla dipendenza dalla Russia. Vedremo, quindi, cosa succederà nei prossimi giorni e quali saranno le misure che il Governo deciderà di mettere in campo per contrastare questo aumento dell’energia.

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