Lo stoccaggio ci costa 300mila euro al mese, lo smaltimento 700mila Ma le 2.500 tonnellate potrebbero diventare (gratis) plastica derivata
Una questione su cui vale la pena vederci chiaro. E a farlo è il quotidiano Libero. Argomento? Le tante reclamate mascherine di Arcuri che ai contribuenti sono costate davvero tanti soldi. âQuando viene stipulato un contratto basato su un presupposto che si sa essere sbagliato, lo si inficiaâ, dice Riccardo Truppo, esponente del partito Fratelli dâItalia di Giorgia Meloni ma anche avvocato, cioè uno che non si fa intortare facilmente quando di mezzo ci sono procedure, codici e cavilli burocratici. âPer capire Truppo occorre fare un piccolo salto indietro, a metĂ marzo. Ă allora che il generale Francesco Figliuolo, il commissario straordinario per lâemergenza coronavirus, apre un bando per smaltire (leggi: bruciare) piĂš di 200 milioni di mascherine che ci sono rimaste sul groppone. E qui, di salto, ne è necessario un altro, questa volta pure piĂš in lĂ nel tempo: tocca andare indietro sempre a marzo, ma di due anni faâ.
In quel drammatico inizio pandemia in cui manca tutto, a cominciare dalle mascherine. Il predecessore di Figliuolo, Domenico Arcuri, nominato dallâallora premier grillino Giuseppe Conte, compra quante piĂš scorte riesce. Spesso dalla Cina. âNe servono nelle scuole, negli uffici pubblici, nei tribunali. Ovunque. Non si può far troppe pulci, siamo in mezzo alla crisi e alla fine arriva quel che arriva: vagonate di prodotti di bassa qualitĂ che da un lato suscitano commenti fanno divertiti (qualcuno li define âa mutandaâ) e dallâaltro pure imbufalire chi deve indossarli perchĂŠ un conto è la scomodo, un altro la protezione (non sono certo quello di cui si ha bisogno in unâepoca similitudine)â.
E sono ancora lĂŹ, nei depositi. Si accumulano gli scatoloni. Uno, due, sono. Per un totale, ad aprile del 2021, di qualcosa come 218 milioni di mascherine che pesano, complessivamente, 2.500 tonnellate. Non è manco quello, il problema. Il problema è che lo stoccaggio ci costa 313mila euro al mese. E allora (veniamo ai giorni nostri), Figliuolo capisce che è ora di sbarazzarsene: dâaltronde adesso non câè piĂš penuria, chiunque può trovare le Ffp2 in farmacia, ci siamo persino vaccinati in massa e lo stato dâemergenza, da neanche.
Il bollettino del ministero della Salute sullâandamento del Covid in Italia ci consegna 30.630 nuovi positivi (contro i 53.588 di domenica ei 30.710 di una settimana fa) e 125 decessi (contro i 118 di 48 ore fa) che portano a 159.909 le vittime totali. Il tasso di positivitĂ scende al 14,5%, in calo pure le terapie intensive, meno 6 contro meno 4. In crescita, invece, di 224 unitĂ i ricoveri ordinari che sono in tutto 10.241. una settimana, è andato in pensione. Tuttavia anche lo smaltimento dei rifiuti ha un costo: a Roma fioccano i preventivi, il migliore è quello di A2a (societĂ del Comune di Milano, motivo per cui Truppo ei suoi sono in prima linea a puntare il dito) che si aggiudica un affidamento per la cifra di 698mila euro piĂš Iva. âSembra assurdoâ, commenta Truppo, âfar pagare ai cittadini italiani un servizio quando potrebbero guadagnarci. Ă sempre meglio prevenire che curareâ. CosĂŹ Fratelli dâ Italia non si limita alla polemica, ma deposita, al Comune di Milano, unâinterrogazione a risposta immediata: âVoglio capireâ, chiosa Truppo, âse almeno il sindaco (Beppe Sala, Pd: ndr) intende intervenire, magari dando ad A2a delle indicazioni in meritoâ