Dalla vice-presidenza della compagnia concorrente, la AEW, al clamoroso ritorno in WWE nello show più atteso in assoluto dagli amanti del wrestling. Tutti i dettagli sul rientro dell’American Nightmare nella compagnia di Vince McMahon: “Sono di nuovo a casa”
La notizia di un suo possibile ritorno in WWE era cominciata a circolare subito dopo il suo addio alla AEW dello scorso 15 febbraio: Cody Rhodes, nella prima notte di WrestleMania 38, ha confermato le indiscrezioni, facendo esplodere di gioia l’AT&T Stadium di Arlington, in Texas. È stato proprio lui l’avversario a sorpresa di Seth Rollins, dando vita a un match avvincente e spettacolare, vinto grazie a un tributo a suo padre Dusty Rhodes, leggenda e Hall of Famer della compagnia di Vince McMahon.
Al termine dell’incontro Cody ha baciato il ring, ha ringraziato il pubblico e si è preso il più che meritato tributo. E la mattina dopo si è presentato in conferenza stampa all’Omni Hotel di Dallas, dove ha risposto alle domande di tutti i media internazionali presenti in Texas, compresa la redazione di Notizie.com.
Una lunga serie di domande che hanno permesso all’American Nightmare di raccontare le sue emozioni per il ritorno a casa e pure i dettagli del suo contratto pluriennale: “Potrebbe essere il documento più complesso mai redatto nella storia di questo business. Questo è un impegno pluriennale completo, non part-time. Sono tornato a fare quello che facevo, tutti i giorni in viaggio. La WWE è stata meravigliosa, mi ha preso un autobus, così la mia famiglia potrà seguirmi sempre. Hanno scommesso su di me, quindi io scommetto sulla WWE. Non vedo l’ora di farlo“. Tra i tanti temi trattati, Cody ha poi spiegato anche i motivi dell’addio alla AEW, spendendo solo belle parole per la sua ormai ex compagnia: “Ne sono orgoglioso e voglio davvero che vada avanti, senza rancori e con tutto il rispetto del mondo. Detto questo, la decisione di venire qui è stata la più semplice che abbia mai preso. Semplicemente, era il momento. Il loro show adesso sta andando bene, vengono pagati lottatori che non venivano pagati e io ho avuto una piccola parte nel farlo accadere. Forse una grande parte, non lo so, dipende da come la vedi. In ogni caso ne sono così orgoglioso“.