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Cronaca

Torino, I giudici dicono no al doppio cognome di figli di coppie gay

Published by
Daniele Magliocchetti

La Corte d’appello boccia la richiesta e l’iter che aveva intrapreso il Comune tempo fa. Esulta la destra e le associazioni per le famiglie

Il ā€˜no’ al doppio cognome stabilito dalla giurisprudenza oggi con una sentenza storica e’ una vittoria dei diritti dei bambini ingiustamente al centro di pretese illegittime delle cosiddette famiglie arcobaleno o chiamate omogenitoriali. La Corte d’appello di Torino ĆØ ā€œtombale rispetto ad ogni capriccioā€œ. Lo afferma, in una nota, il deputato di Fratelli d’Italia, Augusta Montaruli. ā€œOra si rispetti la legge e soprattutto i minori che meritano di stare fuori dalle beghe ideologicheā€œ, aggiunge la parlamentare annunciando l’intenzione di scrivere alla Lamorgese.

Sono due mamme che hanno una figlia (foto Ansa)

ā€œIl Ministro dell’Interno deve intervenire subito verso i comuni che hanno istituito registri portatori solo di confusione, come quello di Torino appunto. Il sindaco Lo Russo si rassegni – conclude Montaruli –. Siamo determinati a difendere il diritto di ognuno ad avere una mamma ed un papa’ e ad andare fino in fondo in questa vicenda. Passo successivo deve essere l’approvazione della legge sull’ utero in affitto reato universale che vede come prima firmataria Giorgia Meloni. I capricci degli adulti intanto oggi sono stati sconfitti.ā€

ā€œLa famiglia ĆØ caratterizzata dalla presenza di una madre e di un padreā€

Niente da fare per le due mamme. Volevano che la figlia portasse il cognome di entrambi i genitori, due madriĀ che avevano fortemente voluto quella gravidanza, portata avanti da una di loro. Ma iĀ giudici d’appello di Torino hanno negato questa possibilitĆ Ā ritenendo che ā€œnon si possa legittimare in maniera generalizzata il ricorso alle tecniche diĀ fecondazione assistitaĀ per la soddisfazione delle aspirazioni genitoriali delle coppie omosessuali, dal momento che il nucleo familiare scaturente dalla loro applicazione per la legge deve riprodurre il modello dellaĀ famiglia caratterizzata dalla presenza di una madre e di un padreā€.

In realtĆ  un anno fa l’ufficiale di Stato civile di Torino aveva accolto quella loro richiesta e dato alla bimba i cognomi delle due madri. Ma il tribunale a luglio, e la Corte d’appello oggi, hanno negato quel desiderio disapplicando l’atto del Comune.

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Daniele Magliocchetti