Gian Marco Centinaio replica a Fratelli dâItalia, che sfida la Lega con una mozione a difesa delle balneari.
Archiviata la partita del Quirinale, il tema delle concessioni balneari e della direttiva Bolkenstein è tornato in Aula. LâEuropa da tempo chiede allâItalia una nuova gara per le concessioni, ma le posizioni, allâinterno della maggioranza, sono diverse.
Fratelli dâItalia, intanto, ha presentato una mozione per prorogare le concessioni di altri 99 anni ma la proposta potrebbe non passare se la maggioranza presenterĂ una mozione unitaria. Mario Draghi, a sua volta, sarebbe intenzionato a seguire le indicazioni arrivate dallâUnione Europea, aprendo le porte nel 2023 ad una nuova gara per le concessioni balneari. Una nuova gara, però, finirebbe per mettere a rischio la sopravvivenza di tutte quelle aziende che sugli stabilimenti hanno costruito il proprio lavoro.
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Gian Marco Centinaio, sottosegretario allâagricoltura, si è battuto al fianco dei balneari come ministro del Turismo. Ma ora ritratta: uscire dalla trattativa non è possibile. Intervistato a La Stampa, ha detto: âNoto che non si vuole essere molto collaborativi. Chiediamo che ci sia concesso un poâ piĂš di tempo per confrontarci e studiare la questione tra noi forze di maggioranza. Voglio essere ottimista, spero ci sia uno spazio per discutere. Chiediamo una revisione del demanio marittimo, una fotografia degli ottomila chilometri di coste italianeâ.
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Serve a guadagnare tempo? Non solo. Si da una risposta allâUe che, però, chiede di applicare la direttiva Bolkestein: âSi, ma si dice anche che câè la necessitĂ di fare una fotografia precisa dellâesistente. ServirĂ qualche anno, ma una data verrĂ fuori dal negoziato con la maggioranza. Ci sono delle realtĂ che giĂ possono andare a gara, tratti di costa libera. Gli altri ci andranno con un tempo congruo, rispettando anche gli investimenti fattiâ. Peccato che la maggioranza sia divisa su questo tema. âCon la nostra proposta si accontentano tutte le esigenze, quelle della Lega di preservare gli stabilimenti, quella degli altri partiti di arrivare alle evidenze pubbliche, quella di Ue e Consiglio di Stato che chiedono una fotografiaâ.
Sulla mozione presentata da Fratelli dâItalia, Centinaio dice: âCondivido il principio, ma parlarne ora è accademia, non è una cosa concreta. La revisione della Bolkestein non può essere decisa dal parlamento italiano. I 30 mila balneari conoscono bene questi tempi, non si può uscire dalla Bolkestein. Fratelli dâItalia? Fa il suo mestiere di opposizione. Ma fossi stato un parlamentare di Fratelli dâItalia mi sarei seduto ad un tavolo con la maggioranza per mostrare agli italiani che si possono risolvere le cose insiemeâ. Insomma, per il sottosegretario serve collaborazione, poi la ricerca di una soluzione: âLa sintesi si trova, magari sarebbe anche accettata dallâEuropa. Non bisogna rimanere fermi sulle proprie convinzioniâ. Infine, due parole sulla Lega: âSta agendo in modo dialettico , ma non conflittuale. Siamo allâinterno di una maggioranza composita e vogliamo essere coinvolti nelle scelte, alla fine di un percorso che riguarda tuttiâ.