“Balotelli mossa disperata?”. La risposta di Mancini spiazza tutti

Il ct azzurro spiega il ritorno in azzurro di Mario Balotelli. La vera sorpresa dello stage organizzato a Coverciano

Il commento allo stage in corso a Coverciano, la preparazione dei play off decisivi per la qualificazioni ai Mondiali in Qatar e il ritorno in azzurro di Mario Balotelli. Nell’incontro odierno con i cronisti, Roberto Mancini ha toccato tanti argomenti. Il destino mondiale dei campioni d’Europa si scriverà a breve e l’Italia vuole farsi trovare pronta. Tanti i temi caldi.

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Roberto Mancini – Getty Images –

Il primo pensiero è il ritorno in Nazionale di Mario Balotelli. L’attaccante, che si sta mettendo in mostra nel campionato turco, è la grande sorpresa di questo stage. Qualcuno ha criticato la scelta di puntare nuovamente su di lui. “Balotelli la carta della disperazione? Se è come quella prima degli Europei va bene, quando siamo disperati diamo il meglio, ma non è questa la situazione“. Lo ha detto Roberto Mancini, commissario tecnico della Nazionale, nella conferenza stampa in occasione dello stage della Nazionale a Coverciano. “Ringrazio la disponibilità dei club che ci hanno dato giocatori, non era una data Fifa. La convocazione di Mario? Viste le defezioni nei mesi di ottobre e novembre, penso fosse giusto valutare tante situazioni, quella di Mario rientrava tra queste”, ha spiegato.

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Mancini prosegue:Sono due allenamenti e una partitella, lavoreremo sulle nostre cose, proveremo situazioni tattiche differenti che possono venire utili”, ha aggiunto il ct. “Non sono tanti giorni, ma pensavo forse giusto valutare giocatori che non venivano da noi da tempo o sono stati infortunati. La porta della Nazionale è sempre aperta a tutti per chi ha ancora l’età, se ci sono giocatori che possono aiutarci siamo felici”.“A livello tecnico – ha proseguito Mancini – Mario è sempre stato bravo, bisogna vedere come sta fisicamente, l’abbiamo perso un po’ di vista, vederlo dal vivo può essere utile. Un giocatore deve sapersi integrare un gruppo già costruito e che ha lavorato benissimo, per noi questo diventa fondamentale. Non è solo il caso di Mario. Credo che due allenamenti, anche se non sono tanti, possono servire per avere una valutazione”.

Roberto Mancini con Mario Balotelli – Getty Images –
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