Francia, maxi multa a Google e Facebook: i dettagli

Google e Facebook sono stati multati in Francia dall’agenzia per la protezione dei dati. Ecco tutti i dettagli della sanzione.

Google
Google multata in Francia per i ‘cookies’ © Ansa

Una sanzione per Google e Facebook arriva dalla Francia. Secondo quanto riferito dall’Agi, l’agenzia transalpina per la protezione dei dati ha deciso di multare le due multinazionale per i loro cookies, i tracciatori informatici solitamente usati per scopi pubblicitari. In particolare, è stato scoperto come le due multinazionali non permettono di accettare facilmente come cookies e non rifiutarli.

Una modalità che ha portato l’agenzia francese a sanzionare entrambe le aziende. La multinazionale di Cupertino, già multata nel dicembre 2020 per lo stesso motivo, dovrà pagare 150 milioni di euro. Si tratta della più multa più alta inflitta alla società. L’azienda di Zuckerberg, invece, è stata sanzionata con una cifra di 60 milioni.

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Entrambe le multinazionali, naturalmente, nei prossimi giorni saranno controllate con attenzione per verificare il rispetto delle indicazioni. In caso contrario ci potrebbero essere ulteriori sanzioni.

Il pugno duro nei confronti delle multinazionali

Meta
Facebook sanzionato in Francia per i ‘cookies’. Si tratta della prima multa da quando si chiama Meta © Ansa

Non è la prima volta che le multinazionali vengono multati per il mancato rispetto delle regole. Le sanzioni a Google e Facebook sono le prime del 2022, ma nei prossimi mesi altri Paesi o anche la stessa Francia potrebbero prendere altre decisioni simili.

Nell’anno appena trascorso sono state diverse le multe decise dai Paesi europei o dalla stessa Unione. Per esempio, lo scorso dicembre Bruxelles ha confermato una sanzione nei confronti proprio di Google per una posizione dominante sul mercato. Accusa che è costata ad Amazon una multa di un miliardo sempre nello stesso mese in Italia.

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Insomma, l’attenzione da parte delle autorità resta molto alta e le multinazionali sono costrette a muoversi con la massima cautela per non rischiare di essere sanzionati e dover sborsare cifre importanti in un momento non sicuramente semplice come quello attuale vista la pandemia e la crisi economica che da tempo colpisce l’intero pianeta.

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