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26 anni dopo la sua scomparsa viene ritrovato (vivo) a casa del suo rapitore

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Marco Ercole

Sono passati 26 anni dalla sua scomparsa, rapito da ragazzo viene ritrovato uomo nella casa del proprio rapitore dopo una denuncia online

Nel 1998 in Algeria scomparve un ragazzo, Omar Bin Omran. Il giovane andava a scuola a Djelfa e un giorno, dopo essersi recato come sempre a piedi presso l’istituto non è più tornato a casa. Un mistero che per ventisei anni ha attanagliato la città, ma soprattutto i genitori che da allora non l’hanno più rivisto. Inutili furono le indagini portate avanti dalla polizia, inutile tentare di individuarlo nelle zone circostanti, puntare su eventuali avvistamenti. Il diciannovenne era svanito nell’aria, quel breve percorso che aveva sempre fatto si è rivelato drammatico e tragico, al punto da far credere alla famiglia che fosse stato ucciso da qualche soldato impegnato nella guerra civile.

Ragazzo rapito viene ritrovato nella casa del rapitore (Pixabay) – Notizie.com

La convinzione di non vederlo mai più ha preso subito il sopravvento tra i familiari. Tutti, tranne la madre, erano certi di averlo salutato per sempre, almeno fino a poco tempo fa. Di recente, infatti, è stata fatta una scoperta sconvolgente, di quelle destinate a restare nella storia di una Nazione. Sui social media un uomo, durante una lunga discussione con il fratello per un’eredità, ha scritto che questo era coinvolto nel rapimento di un ragazzo risalente a degli anni prima. Una denuncia sufficiente per riaprire le ricerche a più di 20 anni di distanza, chiudendo finalmente un caso incredibile.

Il ritrovamento del ragazzo nella casa del rapitore

Le autorità, infatti, si sono recate presso l’abitazione del sospettato. L’hanno controllata da cima a fondo, senza però trovare prove soddisfacenti per accusarlo. Questo fino a quando un membro della squadra non ha rinvenuto una botola nel pavimento, nascosta sotto a un mucchio di fieno. Aperta, come mostrano le immagini fornite ai media locali dalle forze dell’ordine, hanno visto subito spuntare una testa tra tante balle di fieno. Seppur più grande e con più barba, rispetto a quando avvenne la sparizione, non ebbero dubbi del fatto che fosse proprio Omar.

La polizia trova una botola nella casa del rapitore (Pixabay) – Notizie.com

L’oggi quarantacinquenne è stato estratto in lacrime e riportato dalla sua famiglia, ponendo la parola fine su una storia eccezionalmente incredibile e, in qualche modo, anche commovente. Nessuno potrà restituire loro il tempo perso, ma per il padre e la madre l’occasione di poter riabbracciare loro figlio è la più grande soddisfazione che potessero chiedere. Il rapitore, chiaramente, è stato arrestato e sarà sottoposto al giudizio del tribunale cittadino. Questo, tra le tante e gravissime accuse, è anche responsabile della morte del cane di Omar che, nei giorni del rapimento, lo aveva trovato e girava spesso intorno alla casa. Se per questo, purtroppo, non c’è stato lieto fine, dopo un’infinita attesa finalmente Omar è di nuovo libero.

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Marco Ercole