Toti ed Europee, giustizia a orologeria? Di Marco (Anf) a Notizie.com: “Espressione forte ma tempistica singolare”

A un mese dalle elezioni europee, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è finito ai domiciliari con l’accusa di corruzione. 

Nell’inchiesta sono coinvolte altre 25 persone (solo 10 destinatari delle misure cautelari). Toti sarà sentito dal giudice per le indagini preliminari il prossimo venerdì. Secondo la Procure di Genova e La Spezia, ci sarebbero stati scambi di favori e soldi per l’assegnazione di concessioni di terminal e banchine portuali a Spinelli.

Toti ed Europee, giustizia a orologeria? Di Marco (Anf) a Notizie.com: “Espressione forte ma tempistica singolare"
Toti ed Europee, giustizia a orologeria? Di Marco (Anf) a Notizie.com: “Espressione forte ma tempistica singolare” (Ansa Foto/ANF) – notizie.com

In particolare il governatore avrebbe beneficiato di finanziamenti per le campagne elettorali. La tempistica dell’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare ha fatto scoppiare la polemica da parte di chi parla di “giustizia a orologeria” in vista delle elezioni europee.

Ne abbiamo parlato con l’avvocato Giampaolo Di Marco, segretario nazionale dell’Associazione Nazionale Forense (ANF). “Giustizia a orologeria è un’espressione forte che non si confà a un avvocato che rappresenta un’istituzione. Però voglio dire una cosa: la cronologia dei fatti è piuttosto singolare. Mi sembra che si tratti di faccende che attraversano più di un anno e non sono riferite o riferibili a tempi recenti. Quindi la domanda è lecita: come mai la misura cautelare è stata eseguita proprio in questo momento? Non credo che sia per condizionare le elezioni, ma forse bisognerebbe chiedere perché sia stata eseguita proprio adesso”.

Avvocato Di Marco, risale a poche settimane fa l’inchiesta che ha visto coinvolta il centrosinistra pugliese, anche se non direttamente il governatore Emiliano.
Non è una questione di partito. Credo che si tratti di una questione di sovrapposizione di metodi in momenti di esercizio della democrazia. Bisogna provare a capire se c’è un punto di equilibrio in questi momenti”.

Giampaolo Di Marco ANF
Giampaolo Di Marco (Foto ANF) – notizie.com

Un punto di equilibrio?
La democrazia è nelle mani del popolo. La giustizia è amministrata in nome del popolo. Non credo che il cittadino sia così sciocco da farsi condizionare dalle inchieste o sempre e solo da esse. Questo accadeva ai tempi di Tangentopoli, però forse oggi ci dovrebbero nuovi metodi per far sì che i cittadini si rendano conto se siano governati da un branco di truffatori o da persone che hanno a cuore la cittadinanza. In ogni caso, dubito che venga esercitata l’azione penale o adottata una misura cautelare per condizionare un esito piuttosto che un altro”.

Al di là di questo, ci sono dei tempi necessari per il corso delle indagini.
La tempistica che riguarda le indagini è dettata dal codice. Se si decide che in un determinato momento deve essere accelerata, nessuno può sindacarlo. Si ritiene che ci siano particolari esigenze cautelari, un pericolo di fuga? Se parliamo di un andazzo di tre o più anni e si decide di farlo oggi, lasciamo che il dubbio venga”.

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