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Politica

Meloni al lavoro per Patto di stabilità e allargamento Ue: le ultime

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Francesco Spagnolo

Il premier Meloni prosegue il suo lavoro per quanto riguarda il Patto di stabilità e l’allargamento dell’Ue. Su un tema la strada non è semplice.

A margine del Consiglio Europeo, il premier Meloni ha avuto alcuni contatti con gli altri Stati per proseguire il dialogo su due temi fondamentali come allargamento dell’Ue e Patto di stabilità. Sul primo, come riportato dall’Adnkronos, ci sono stati passi avanti assolutamente importanti.

Il premier Meloni protagonista dell’ultimo Consiglio Ue – Notizie.com – © Ansa

In particolare, il presidente del Consiglio si ritiene molto soddisfatto per quanto fatto in favore della Bosnia Erzegovina, Paese per il quale il governo italiano si è speso molto nella trattativa. Nei colloqui si è parlato molto anche dell’Ucraina e per Kiev la strada per entrare nell’Unione Europea sembra essere in discesa.

Patto di stabilità

Il pensiero del premier sul Patto di stabilità – Notizie.com – © Ansa

Discorso diverso per quanto riguarda il Patto di stabilità. Il premier Meloni da Bruxelles ha confermato che la riforma non è stata al centro del Consiglio, ma non sono mancate interlocuzioni a margine in questi giorni. Un lavoro che, almeno per il momento, non ha portato assolutamente i risultati sperati.

Il presidente del Consiglio ha confermato che le parti sono lontane dall’accordo, ma si continuerà a trattare per cercare di convincere la Germania e i paesi frugali ad accettare la linea italiana. Per farlo Giorgia Meloni ha avuto un colloquio con Macron e anche con il cancelliere Scholz. I colloqui continueranno nelle prossime settimane e l’obiettivo è sempre quello di chiudere la partita il prima possibile per non rischiare un passo indietro su questo tema.

Migranti

Meloni sul tema migranti – Notizie.com – © Ansa

Altro tema al centro di questo Consiglio Europeo sono stati i migranti e, in particolare, i fondi destinati a queste emergenze. Il presidente del Consiglio ha ricordato che “per l’immigrazione sono stati stabiliti 10 miliardi da spendere in particolare sulla dimensione esterna. Un grande risultato se si pensa che in passato non era destinato nemmeno un euro. Ora dobbiamo essere bravi a confermarlo al prossimo Consiglio“.

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Francesco Spagnolo