Diritto oblio oncologico, adesso non ci sono dubbi: la nota ufficiale

Diritto oblio oncologico, adesso non ci sono più dubbi: arriva la nota ufficiale. Gli ultimi aggiornamenti 

Se ne stava parlando molto in quest’ultimo periodo, ma a quanto pare non ci sono più dubbi a riguardo. Il diritto all’oblio oncologico è diventato legge. Arriva il “via libera” definitivo da parte del Senato all’unanimità. I voti sono stati decisi e chiari: 139, infatti, sono coloro che hanno espresso il loro voto favorevole. Un disegno di legge che tende ad introdurre “disposizioni per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche“.

Adesso è legge
Diritto oblio oncologico (Pixabay Foto) Notizie.com

Una mossa che, a dire il vero, in precedenza aveva già ricevuto l’ok da parte della Camera. Un argomento molto sentito da parte del mondo della politica che ha cercato (ed ottenuto) in tutti i modi di fare un importante passo in avanti per dare ulteriori diritti ai malati di tumore. Soprattutto a chi riesce a superare questa terribile malattia e può guardare, al futuro, con positività ed avere più diritti. Nel frattempo non si sono fatti attendere i complimenti da parte del presidente di turno, Gian Marco Centinaio: “I miei applausi al Senato, perché abbiamo votato una grande legge“.

Diritto oblio oncologico, adesso è legge: soddisfazione politica

Cosa prevede questo diritto all’oblio oncologico? Dall’accesso a un mutuo fino ad arrivare ad un finanziamento. Senza dimenticare le polizze assicurative, percorso di adozione di un figlio o di affidamento di un minore, passando per concorsi e lavoro. Nel caso in cui una persona che riesce a superare la malattia avrà il diritto a non fornire informazioni né subire indagini in merito alla propria pregressa condizione patologica.

Adesso è legge
Diritto oblio oncologico, adesso è legge (Ansa Foto) Notizie.com

In merito a questa applicazione (su disposizioni della legge) ci sarà il Garante per la protezione dei dati personali. Ai fini della stipulazione o del rinnovo di contratti relativi a servizi bancari, finanziari, di investimento e assicurativi, non è ammessa la richiesta di informazioni relative allo stato di salute della persona fisica contraente concernenti patologie oncologiche (se la persona in questione ne dovesse essere affetta da più di 10 anni alla data della richiesta).

Un periodo che può essere ridotto della metà nel caso in cui la patologia sia insorta prima del compimento del 21esimo anno di età. Per quanto riguarda la questione dell’affidamento dei minori le indagini vengono fatte sui potenziali genitori o affidatari non possono riguardare il loro stato di salute. Indagini che non possono avere a oggetto patologie oncologiche trascorsi 10 anni dalla fine del trattamento terapeutico, in assenza di recidive o ricadute, vale a dire 5 anni se la patologia è insorta prima del compimento del 21esimo anno di età.

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