L’allarme di Birol: “Italia stai attenta a investire nel gas, l’idrogeno è il futuro”

Il direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale dell’energia cerca di dare dei consigli al nostro paese anche per quello che sta accadendo in Medioriente

La guerra in Medioriente, ma anche quella in Ucraina rischiano di essere devastanti non solo per le vittime e per le atrocità che ci sono nei conflitti, ma anche per questioni energetiche e anche e soprattutto economiche. Ripercussioni sulle quali non si scherza e l’avviso di Fatih Birol, il direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale dell’energia è piuttosto chiaro: “Un allargamento del conflitto in Medioriente potrebbe far impennare il prezzo del petrolio. Spero che alla Cop28 di Dubai si approvi la triplicazione delle rinnovabili e che l’industria petrolifera dimostri di impegnarsi davvero contro la crisi climatica. All’Italia dico: pensateci bene prima di costruire nuovi gasdotti. E se volete aiutare davvero l’Africa, fate una cosa semplice: fornite alle donne africane strumenti sicuri per cucinare. Oggi i fuochi di legna e rifiuti sono la seconda causa di morte prematura“.

La tendenza
I rifornimenti di gas (Ansa Notizie.com)

Fatih Birol, che parla al quotidiano La Repubblica, parla a trecentosessanta gradi e non arretra anzi cerca di andare avanti, soprattutto per dare una mano a tutti quei paesi che hanno investito in alcuni settori dell’energia, in particolare sul gas, ma bisogna fare attenzione. Quello che sta accadendo a Gaza può avere della ripercussioni secondo Birol: “Se uno o più Paesi produttori fossero coinvolti direttamente nella crisi vedremmo certamente i prezzi subire una spinta al rialzo. D’altra parte dal Medioriente parte un terzo di tutte le esportazioni di greggio. E da lì passano infrastrutture fondamentali per l’approvvigionamento energetico dell’Europa”.

“Spero in un abbandono ordinato dei combustibili fossili”

Il direttore
Fatih Birol direttore dell’Agenzia internazionale (Ansa Notizie.com)

Il direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia non si fa problemi a dire le cose come stanno e cerca di far capire che bisogna agire nel più tempo possibile perché poi potrebbe essere troppo tardi, anche per una questione di situazioni e opportunità. “La crisi Israelo-Palestinese e l’invasione russa dell’Ucraina dimostrano quanto si sbagliasse chi sosteneva che il sistema basato sui combustibili fossili fosse sicuro“, le parole di Birol a Repubblica.

tanti si stanno chiedendo se al Cop28 si riuscirà a mettere nero su bianco una volta per tutte l’uscita dai combustibili fossili, e anche qui Fatih Birol va dritto al punto, senza avere alcun problema a dire quale debba essere la strada che si deve intraprendere da qui ai prossimo anni, anche se tanti fanno un po’ orecchie da mercante: “Spero in un abbandono ordinato dei combustibili fossili, a cominciare dal carbone. Ma dal mio punto di vista è molto importante che a Cop28 l’industria dell’oil and gas dimostri che si sta impegnando davvero contro il cambiamento climatico. Dubai sarà un momento della verità per i colossi del petrolio“.

Impostazioni privacy