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Politica

Caso Meloni-Giambruno. Gli psichiatri si dividono: Meluzzi e Crepet a Notizie.com

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Luigia Luciani

“Non mi metto nel coro di queste oche starnazzanti”, ci risponde così lo psichiatra e saggista Paolo Crepet quando gli chiediamo cosa pensi del caso che ha riempito web e giornali, ovvero la rottura social tra il premier Meloni e il giornalista Mediaset Andrea Giambruno. “Siamo di fronte ad un aspetto degenerativo del costume della politica”, dice invece sempre a Notizie.com un altro noto psichiatra come Alessandro Meluzzi

Sabato mattina, il premier Giorgia Meloni parteciperà al vertice internazionale per la pace al Cairo, in Egitto. Meloni ha accettato l’invito del presidente Al-Sisi. Al centro del summit la crisi in Medio Oriente. Eppure nonostante il conflitto Hamas-Israele sia la preoccupazione più grande che in questo momento interessa e coinvolge quasi tutti i più grandi capi di Stato, l’interesse nazional popolare è ancora sul caso deflagrato in tutta la sua potenza poco più di 24 ore fa.

Caso Meloni-Giambruno, Meluzzi e Crepet a Notizie.com, foto Ansa

Alle 8.35 di ieri mattina infatti, il presidente del Consiglio comunicava via social la fine della sua relazione decennale col padre di sua figlia Ginevra Andrea Giambruno. Tutto quello che ne è seguito è già storia, storia di un fatto intimo diventato pubblico, un caso politico interagito su ogni piattaforma social, come sui principali siti di informazione, come nei Tg e nelle trasmissioni di intrattenimento quotidiano.

Insomma, piaccia o non piaccia, oltre ogni personale sofferenza Giorgia si è presa la scena decidendo, in maniera assolutamente consapevole, che comunicando una tale decisone usando i social, avrebbe generato una baraonda mediatica senza precedenti nella scena politica italiana. Notizie.com allora ha voluto chiedere a due figure importanti e note della psichiatria italiana, come questo fenomeno possa e debba essere inquadrato. E di buon mattino abbiamo svegliato al telefono Paolo Crepet e Alessandro Meluzzi. Ognuno ci ha restituito, con poche parole, una idea del tutto personale del caso delle ultime ore.

Caso Meloni-Giambruno. Gli psichiatri si dividono: Meluzzi e Crepet a Notizie.com

Lo psichiatra Crepet a Notizie.com sul caso Meloni-Giambruno, foto Ansa

La prima telefonata è stata col professor Crepet. La voce è profonda, il tono sembra quasi solenne. E nel contempo distaccato dalla vicenda che ha inevitabilmente coinvolto e appassionato un Paese intero. “Cosa ci ha insegnato questo caso? Ci ha insegnato che viviamo in un tempo del chiacchiericcio, quando invece si dovrebbe avere rispetto per le persone. Questa è una vicenda molto privata nella quale non si entra, la vicenda di una donna che saprà prendere le sue decisioni ed evidentemente le ha già assunte. Io non mi metto nel coro delle oche starnazzanti. Credo che un primo ministro, con tutto quello che sta accadendo in Medio Oriente, abbia ben altro a cui pensare, abbia altro da fare. Come si fa a non parlarne? Restando in silenzio, non è scritto da nessuna parte che dobbiamo sempre intervenire e dare la nostra opinione. Buona giornata!”

Caso Meloni-Giambruno, Meluzzi a Notizie.com: “Siamo di fronte all’americanizzazione della politica italiana”

Alessandro Meluzzi, psichiatra, a Notizie.com, foto Notizie.com

Il cronista registra la posizione. Ringrazia doverosamente e passa al numero in agenda successivo che aveva già in mente di chiamare. Il professor Alessandro Meluzzi ha  una voce squillante, e si presta di buon cuore a dire come la pensi sul caso nazional popolare. Ovviamente il diritto di critica era già contemplato all’atto della telefonata. “Siamo di fronte ad un aspetto degenerativo del costume della politica. Io vengo dal ’68, da “Porci con le ali”, quando l’irrompere delle cose personali nella sfera della politica poteva apparire anche come una specie di rivoluzione in positivo…Oggi siamo passati ad un ribaltamento assoluto delle cose. Ovvero la questione politica che diventa fatto personale. E quel garbo, quella discrezione di Togliatti rispetto al fatto di avere o no la relazione con Nilde Iotti, quelle scappatelle sessuali di Craxi o di altri statisti illustri del momento, tenute in disparte dalla scena politica…Niente più appartiene al privato. Un tempo il politico era schermato, protetto. Oggi le faccende sentimentali diventano l’aspetto dominante. Sa cosa indica tutto ciò? La fondamentale impotenza di questa politica, e l’uomo politico diventa uno dei tanti personaggi del gossip. Siamo di fronte all’americanizzazione  della politica italiana. Pensiamo a Trump e prima ancora a Clinton ad esempio. Invece, sappiamo qualcosa della vita affettiva di Putin? Insomma il nostro occidente è costretto a vivere in un Grande Fratello dominante! E se mi chiede se le donne abbiano imparato qualcosa dalla scelta compiuta e comunicata dal premier Meloni dico: siamo tutti sulla stessa arca di Noè”.

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Luigia Luciani