Addio a Juliette Mayniel, compagna di Vittorio e madre di Alessandro Gassmann: “Buon viaggio mamma”

A 87 anni, l’attrice Juliette Mayniel, lascia familiari e amici. A comunicarlo tramite social, suo figlio Alessandro Gassmann.

Non ci sei più e ci sarai sempre. Ti voglio bene, buon viaggio mamma”, così Alessandro Gassmann saluta la madre, Juliette Mayniel, su Twitter.

Juliette Mayniel con Vittorio e Alessandro Gassman, Notizie.com

Se ne è andata a 87 anni, una dei volti più riconoscibili del cinema d’avanguardia francese degli anni sessanta, che ebbe una relazione con il monumentale Vittorio Gassman, da cui nacque Alessandro. 

Una (a)tipica famiglia di attori

Una famiglia di attori, anche se, forse, si fa fatica a definirla famiglia, almeno volendo rientrare nell’accezione tradizionale del termine. Vittorio ebbe un figlio da ogni compagna importante della sua vita, quattro in tutto, e ciò rese inevitabilmente complicata la formazione di un tipico nido familiare.

Un carattere indomabile e tormentato caratterizzò per svariati anni l’approccio di Gassman alle relazioni e, quegli anni, poco dopo l’esplosione della sua stella, furono probabilmente i più complessi. La relazione tra i due bellissimi interpreti, da cui non poteva che nascere un bellissimo figlio, resistette per soli quattro anni, dal 1964 al 1968. 

La carriera di Juliette Mayniel

La Maynel fu un’eccelsa attrice francese, i cui tratti angelici e virtù interpretative ne elevarono la figura, all’interno del ricco firmamento cinematografico dell’epoca. Nata a Parigi il 22 gennaio 1936, la sua carriera iniziò a brillare negli anni cinquanta, quando guadagnò ammirazione a livello internazionale. La splendida parigina si distinse nel film corale “I sette peccati capitali” (1952), in cui incarnò con maestria e grazia il personaggio di Renée, un’anima tormentata che simboleggiava uno dei sette vizi capitali. Questo ruolo la avvicinò a un pubblico ampio e diversificato. Fu proprio nel genere del terrore che la sua stella risplendette con invidiabile intensità. Nel 1960, sotto la sapiente direzione di Georges Franju, Mayniel interpretò il ruolo di Christiane Génessier in “Gli occhi senza volto” (Les yeux sans visage). La sua interpretazione, di una giovane donna sfigurata e animata dalla vendetta, suscitò conseso dalla critica, consolidando la sua nomea di attrice dotata capace di immergersi all’interno di complessi ruoli psicologici.

Juliette Mayniel, Notizie.com

La sua carriera, poi,  si snodò in un fiorire di produzioni cinematografiche, sia nazionali che internazionali. Nonostante il suo indubbio talento artistico, il suo nome non raggiunse la stessa fama di altre contemporanee, ma la sua eredità artistica perdura nel tempo. Lasciò un’impronta indelebile nella storia del cinema francese e, soprattutto, in suo figlio Alessandro, spinto alla carriera attoriale, proprio dalla madre, più che da Vittorio. La sua carriera cinematografica conobbe la conclusione agli albori degli anni ’80, ma il ricordo di Juliette Mayniel come icona dell’arte scenica permane tutt’ora.

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