Migranti, nuovo sbarco nel nostro Paese nelle ultime ore: a quanto pare sono quasi 300 coloro che sono arrivati nelle coste italiane. Gli ultimi aggiornamenti 

La notizia è di pochi minuti fa ed arriva direttamente dalla Sicilia. A Lampedusa si è verificato un nuovo sbarco di migranti. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali pare che si tratta di almeno 300 persone che sono arrivate nel nostro Paese dopo un viaggio durato giorni. Una imbarcazione è stata notata dalle motovedette della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera. Proprio pochi giorni fa c’era stato un altro sbarco nell’isola siciliana. Segno del fatto che gli sbarchi continuano assolutamente a non fermarsi. Sul posto anche diverse pattuglie di forze dell’ordine e personale sanitario che si sono presi cura di loro.

I migranti ribadiscono di essere arrivati in parte dalla Tunisia e dalla Libia. Non è chiaro se ci siano anche donne o bambini. La cosa certa è che dopo, essere stati fatti scendere dall’imbarcazione, sono stati portati nell’hotspot di contrada Imbriacola a Lampedusa. Anche lì la situazione non è affatto delle migliori visto che si trovano attualmente al collasso. Sono quasi 2mila le persone che si trovano all’interno dello stesso, quando la struttura ne può contenere decisamente molte di meno.

Lampedusa, nuovo sbarco di migranti: hotspot al collasso

Nel frattempo è prevista per la giornata di domani, martedì 30 maggio, l’arrivo della Geo Barents di Medici senza Frontiere. La nave è diretta verso Bari. All’interno della stessa ci saranno a bordo circa 605 migranti. Gli stessi che si trovavano su un peschereccio, nei pressi del Mediterraneo centrale, quando sono stati individuati dalla Guardia Costiera. Una situazione che, con il passare dei giorni, diventa sempre molto più complicata. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali pare che, sempre sulla nave, ci siano anche 151 minori.

Alcuni di loro da soli e senza alcun tipo di accompagnamento. Tra loro in 20 hanno meno di 13 anni. Altri, invece, sono davvero molto piccoli. Questo è quello che fa sapere, con una nota ufficiale, la Ong. Nel frattempo continua il lavoro da parte delle forze dell’ordine che monitora la situazione. Anche i vertici alti del governo sono in costante contatto con le autorità locali per avere quante più informazioni ed aggiornamenti su quanto sta accadendo nelle due città in questione.