Emilia-Romagna, il cuore d’oro degli Ultras che rinunciano alle trasferte per andare a spalare il fango nella regione colpita dall’alluvione
Il calcio può essere messo da parte in questi momenti. Soprattutto se è per una giusta causa e, soprattutto, quando c’è una regione del nostro Paese che è stata colpita da una violenta alluvione che ha provocato non pochi danni, problemi e purtroppo anche vittime. Gli ultimi sono stati circa 200 tifosi della Curva Sud del Milan che hanno deciso sì di partire, ma non per Torino dove la loro squadra ha affrontato (e vinto) la Juventus, ma per andare a spalare il fango in alcune città dell’Emilia-Romagna. Destinazione Sant’Agata di Ravenna, quindi, per gli ultras che hanno voluto dare una grande mano alla popolazione.
Le curve calcistiche, dopo l’alluvione dello scorso 16 maggio, non hanno voluto perdere altro tempo ed hanno deciso di passare all’azione. Tanto da scatenare una vera e propria ondata di solidarietà. Non solamente da Milano, ma da altre parti d’Italia. Con tanto di pullman e spedizioni organizzate per dare una piccola, ma importante mano. Facilmente riconoscibili i sostenitori rossoneri che indossavano maglie nere con scritte rosse della loro curva. Armati di stivali, pale, scope e prodotti di ogni tipo. Comprato dove aver effettuato una raccolta soldi lampo. Obiettivo dare una mano agli abitanti di Sant’Agata.
Emilia-Romagna, il mondo ultras scende in campo per aiutare la regione colpita
Prima degli ultras del Milan ci avevano pensato quelli di Cesena, la città maggiormente colpita dall’alluvione. Gli stessi che avevano rinunciato alla trasferta di Vicenza per dare una mano alla sua gente. Un gesto che non è affatto passato inosservato e che ha fatto il giro della rete ed anche del mondo. Già perché anche all’estero osservano, con molta ammirazione, tutto quello che sta accadendo in Emilia-Romagna. Anche i tifosi della Reggiana hanno voluto fare la loro parte.
Una trasferta organizzata anche da parte del mondo Ultrà della Curva Ovest della Lucchese. Stesso discorso anche per gli abitanti di Tolentino e Osimana e quelli del Como che hanno donato 22 pompe idrovore, 280 caricatori per telefonini, 7 idropulitrici più vanghe e badili da utilizzare. Poi altra gente comune che con il calcio non c’entra nulla. Che si trova in Emilia-Romagna per lavoro e che, nel piccolo, ha voluto ripagare questa ospitalità dando una mano. Standing ovation per loro.
