Viaggio+nell%26%238217%3Binferno+dell%26%238217%3BEmilia+Romagna%3A+%26%238220%3BC%26%238217%3B%C3%A8+ancora+tanto+lavoro+da+fare%26%238221%3B
notiziecom
/2023/05/18/viaggio-nellinferno-dellemilia-romagna-ce-ancora-tanto-lavoro-da-fare/amp/
Esclusive

Viaggio nell’inferno dell’Emilia Romagna: “C’è ancora tanto lavoro da fare”

Published by
Paolo Colantoni

Luca Cari, uno dei Vigili del Fuoco che lavora incessantemente a Forlì, racconta per Notizie.com i terribili momenti dell’alluvione: “Un inferno”

Morti, dispersi, persone sfollate, case allagate e strade bloccate dai detriti. L’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna ha piegato in due l’Italia. “Un inferno con il quale ci siamo dovuti confrontare sin da subito”, dichiara Luca Cari, uno dei Vigili del Fuoco che sin dall’inizio è arrivato sul posto per dare una mano alla popolazione colpita dall’alluvione. Luca è a Forlì, una delle città che hanno subito i danni peggiori e in esclusiva a Notizie.com fa il punto della situazione: “Oggi il tempo sembra essere più clemente e questo non può che darci una mano. Ma c’è tanto, tanto lavoro da fare”.

I vigili del fuoco al lavoro a Forlì – Notizie.com

Luca, il sole che è arrivato sull’Emilia Romagna sta aiutando il vostro lavoro?
“La situazione è ancora molto critica. Il territorio colpito è vastissimo e ci sono ancora zone in cui si fa fatica ad arrivare. Parliamo di zone isolate, dove l’acqua ha fatto danni enormi. Diciamo che in alcune zone siamo ancora in piena fase di soccorso”

In cosa consiste il vostro lavoro in questa prima fase?
“Stiamo recuperando persone che vivono in case isolate. Questa mattina avevamo cinque elicotteri che viaggiavano per capire se c’erano luoghi dove ancora non eravamo riusciti ad arrivare. Oltre agli elicotteri c’erano i gommoni che ci permettevano di muoverci con maggiore velocità. C’è ancora tempo per chiudere la prima fase: poi si passerà alla seconda.

Che sarebbe?
“Quella più delicata: l’assistenza alle persone. Lo svuotamento dei locali, gli interventi per far tornare la situazione alla normalità. Purtroppo il territorio colpito è talmente vasto, che non è facile riuscire a lavorare. La richiesta di aiuto sul territorio è diffusa. Pensate soltanto che oggi sono quasi mille i vigili del fuoco che sono al lavoro

Quando sei arrivato la prima volta in Emilia Romagna?
“Sin dall’inizio. Appena sono stati registrati i primi allagamenti siamo subito arrivati sul posto”.

Vi siete subito resi conto della gravità della situazione?
“Era impossibile non capire che la situazione era gravissima. Il pomeriggio di martedì è stato probabilmente il giorno più complicato. Ma abbiamo capito subito che era necessario intervenire con velocità, tanto è vero che sono stati inviati uomini da tutta Italia”

La situazione in Emilia Romagna è sempre più difficile – Notizie.com

Come sottolineavamo in precedenza, ora sull’Emilia Romagna splende il sole..
“E questa è una buona notizia, perchè con il sole l’acqua si ritira in modo spontaneo, lasciando però il fango. Ora da un punto di vista meteorologico, la situazione sembra essere migliore”

Quando vi trovate ad intervenire in situazioni come questa, come vi muovete? Quali sono le regole da rispettare?
“Difficile generalizzare gli interventi. Non esiste una sola regola. Quando si interviene in zone colpite da alluvioni è sempre più complicato. Avere a che fare con l’acqua non aiuta. Soprattutto nei luoghi dove c’è anche la corrente. Li i pericoli sono ancora più grani. Fortunatamente però, tutte le persone che sono qui sono addestrate per lavorare in acqua. Si tratta di persone esperte, che sanno come muoversi in questi inferni. Parliamo di sommozzatori, soccorritori acquatici. Sanno come lavorare e sono attrezzati per farlo”

Di solito in queste situazioni i vigili del fuoco e i primi soccorritori vengono sempre coadiuvati dai volontari del luogo.
“Anche in questo caso è così. L’aiuto delle persone è commovente. Esistono due tipi di lavori: uno è svolto solo dai professionisti, l’altro dai volontari: ci aiutano, ci supportano e si danno un gran da fare con le pale per togliere il fango. Come al solito senza il loro supporto sarebbe stato ancora più difficile”