Enzo Raisi, ex deputato italiano che vive da anni in Spagna: “E’ solo un modo per nascondere i problemi che il governo spagnolo sta affrontando”
Prima gli attacchi della Francia, poi quelli della Spagna. Il Governo italiano ha subito due distinte accuse. Nel giro di poche ore i ministri francesi e spagnoli hanno preso ad esempio le politiche italiane, come esempio da non seguire. Dichiarazioni che non sono piaciute al Premier Giorgia Meloni, che ha risposto per le righe, parlando di “due governi che utilizzano la politica degli altri Paesi per regolare dei conti interni. Io non sono d’accordo con questo metodo, ma ognuno fa le proprie scelte”.
Ma cosa ha spinto il Ministro del lavoro spagnolo Yolanda Diaz a tirare in ballo il Governo Italiano? “Semplice – risponde in esclusiva ai nostri microfoni Enzo Raisi, ex deputato italiano, che da anni vive e lavora in Spagna – stanno gettando nebbia negli occhi dei propri elettori per nascondere gli evidenti problemi che non sono in grado di affrontare e di risolvere”. Raisi conosce perfettamente la politica italiana e quella iberica. E’ stato eletto tre volte in Parlamento, ha fatto parte di numerosi governi di centrodestra, prima di affiancare Gianfranco Fini nella costruzione di Futuro e Libertà. Dal 2013, dopo aver lasciato la politica, si è trasferito in Spagna, dove ha iniziato a lavorare come amministratore delegato in numerose aziende.
Raise ci regala un quadro chiaro della situazione politica spagnola. “La cosa curiosa è che di questa diatriba a distanza tra Spagna e Italia se n’è parlato quasi solo in Italia. Qui non c’è stato troppo spazio sui quotidiani. Anche perchè, onestamente, all’elettorato spagnolo interessa poco quello che succede in Italia. Si è trattato semplicemente di un modo per far parlare d’altro, in un momento in cui il governo sta vivendo una situazione molto delicata”, conferma in esclusiva a Notizie.com. Secondo Raise “la situazione in Spagna è grave. La riforma del lavoro, che ha tolto la flessibilità, è stata un suicidio ed ha portato numerose multinazionali a lasciare il Paese. E’ stato messo a repentaglio il settore del turismo, che rappresenta il 14% del Pil nazionale. E poi, aspetto da non sottovalutare, c’è un grave problema sulla tenuta del Governo”.
La maggioranza fatica a rimanere in sella. “C’è una coalizione composta da Sanchez e da Podemos, che non viene ben vista, nonostante abbia come rappresentante il vice capo del Governo. Poi la maggioranza si regge anche sui voti dei radicali e degli indipendentisti. La situazione è complicata e i sondaggi danno il partito popolare in grande vantaggio. A breve ci saranno le amministrative e il governo vive una situazione difficile”. Ma in tutto questo l’Italia cosa c’entra? “E’ molto più semplice scaricare la tensione su un nemico esterno, piuttosto che parlare dei problemi interni”. Ma come viene visto il governo italiano in Spagna? “La stampa non ha un pregiudizio negativo. C’è curiosità nel vedere se il governo italiano di centrodestra riuscirà a cambiare qualcosa in Europa”.