Una bambina è stata presa a bastonate mentre stava facendo i compiti a casa. La piccola è riuscita a trovare rifugio in un locale, intervengono i carabinieri
Momenti che, quasi sicuramente, non potrà mai dimenticare. Anche perché se li porterà dentro per tutta la vita. Una aggressione che l’ha completamente stupita, avvenuta da parte di chi avrebbe dovuto prendersi cura di lei e difenderla. Ci troviamo nella zona nord ovest di Roma, precisamente a Torrevecchia, dove una bambina di 11 anni ha vissuto un pomeriggio da incubo. Il tutto è successo nella sua abitazione. Ad aggredirla il padre che, invece di aiutarla, ha preso un bastone ed ha iniziato ad aggredirla.
Tutto questo mentre stava facendo i compiti. A raccontare la vicenda è l’agenzia di stampa ‘RomaToday‘. La piccola, ancora tramortita dai colpi ricevuti, riesce a trovare la forza ed il coraggio di lasciare casa sua. Inizia a scappare e trova rifugio in un bar. I titolari del locale, vedendola arrivare con il corpo ed il viso pieni di lividi, la mettono subito al riparo. Successivamente chiamano i carabinieri che si precipitano sul posto.
Roma, presa a bastonate mentre fa i compiti: arrestato il padre
Secondo quanto riportato dal sito pare che la piccola, mentre stava facendo i compiti di scuola, sarebbe stata colpita più volte con un bastone da parte del padre. A quanto pare, però, non si tratterebbe affatto del primo episodio che si verifica in quella abitazione. Questa volta, però, la paura ed il terrore sono stati enormi. Secondo quanto raccontato dai titolari dell’attività pare che l’11enne avesse il corpo pieno di lividi sia sulle braccia che sulle gambe. Successivamente è stata portata all’ospedale ‘San Camillo‘ per ulteriori controlli.
L’equipe medica, che si è presa subito cura di lei, ha subito riscontrato la gravità dei lividi che aveva riportato. I militari dell’arma non hanno potuto fare altro che applicare il “codice rosso“. Per il padre è scattata la denuncia per “maltrattamenti in famiglia“. La piccola, insieme all’altra sorella ed alla madre, sono state trasferite in una struttura protetta come previsto dal Tribunale dei minori. Una vicenda che ha inevitabilmente scosso l’intera comunità. La stessa che conosce molto bene la famiglia.
