Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, in esclusiva ai nostri microfoni: “Il ministro francese ha altri problemi più importanti da affrontare”

A margine della prima giornata della convention di Forza Italia Paolo Barelli, capogruppo del partito alla Camera, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni per parlare sia di questo appuntamento milanese, ma anche per delle parole del ministro francese Darmanin sul governo italiano.

Presidente Barelli, Silvio Berlusconi ha fortemente voluto questa due giorni a Milano. E’ importante che Forza Italia sottolinei la sua presenza all’interno della coalizione che governa il Paese.

“Certamente. Forza Italia è un pilastro di questo governo. Nel 2022 tenemmo due convention prima delle elezioni ed è corretto che i ministri, i sottosegretari, dirigenti e viceministri incontrino i militanti e dirigenti periferici per fare il punto della situazione e lanciarsi per le elezioni europee del prossimo anno“.

Barelli: “Berlusconi ci sorprende da 30 anni”

FI è una forza moderata di centro in barba a tutti coloro che vorrebbero prendersi questo posto?

“Credo che non ci sia storia specialmente in prospettiva delle elezioni europee. Noi in Europa siamo una forza di governo. I nostri compagni di viaggio in Italia sono all’opposizione e quindi Forza Italia si candida ad essere quell’elemento di aggregazione per far vincere il centrodestra modello italiano anche in Europa. E penso che su questo ci stiano pensando anche i partiti della coalizione“.

Il ministro dell’Interno francese non si è ben comportato ieri.

“E’ uscito fuori dal vaso. Penso che il ministro francese abbia altre cose di cui occuparsi viste le proteste sulla riforma delle pensioni e i problemi che hanno le periferie delle grandi città transalpine. Credo che il presidente Macron dovrebbe intervenire e chiudere la questione“.

Domani il presidente Berlusconi ci sorprenderà?

“Il presidente Berlusconi è da 30 anni che ci sorprende. Quindi credo proprio di sì“.

Intervista e video a cura della nostra inviata Luigia Luciani