“Il drone sul Cremlino? Come una molotov, una stupidata ma quale attentato. E’ propaganda, per me sono stati i russi stessi..”

A parlare con Notizie.com è il generale ed ex Capo di Stato Maggiore Leonardo Tricarico: “Quando finisce la guerra? Quando gli americani diranno: finiamola….”

Mai banale, sempre diretto e schietto. Quello che pensa, dice, anche se sempre con la cautela che lo contraddistingue, se non altro per il ruolo che ha ricoperto e per la sua carica che è e resterà tale per tutta la vita. Per lui, il generale ed ex Capo di Stato Maggiore dell’Areonautica Leonardo Tricarico, la situazione legata al drone sul Cremlino e alla crescente tensione che si sta sempre più alzando tra Ucraina-Usa e Russia nasconde altro e lo dice a Notizie.com: “Quel drone sul Cremlino è propaganda e direi che sta funzionando alla perfezione. E’ stata una fiammata sul Cremlino, l’hanno attribuita all’Ucraina ma secondo me sembra tanto essere da parte russa. Un ordigno con poco potenziale e che non ha fatto danni, un’azione costruita per poi dare la colpa agli ucraini e giustificare una tremenda ritorsione. Insomma, far credere un qualcosa che non è, non ho dati oggettivi per dirlo, ma diciamo che l’esperienza mi fa pensare questo”

Il generale
L’ex Capo di Stato Maggiore e genarel Leonardo Tricarico alla Basilica di San Lorenzo in Lucina durante il funerale di Antonio Martino (Ansa Notizie.com)

Tricarico va a fondo della questione e prova ad allargare l’argomento, spiegando ad esempio che sia possibile che un drone possa arrivare tranquillamente a Mosca senza che nessuno se ne accorga e a Notizie.com aggiunge: “Tecnicamente è tutto possibile, non è plausibile ma possibile, un drone può penetrare le difese aeree anche quando sono in stato d’allerta, anche gli ucraini potrebbero avere questa capacità magari aiutati da alleati, non credo siano molto capaci del pilotaggio da remoto, sia come formazione sia come supporto sul campo, anche se mi sembra strano. D’altronde non è un mistero che ci sia un consistente e robusto aiuto sul campo da parte alleata“.

“Noi, Usa e Israele il top al mondo sui droni, si può fare tutto anche uccidere Putin come fu per Bin Laden”

Il generale
Il generale Leonardo Tricarico con Musumeci ad Atreju (Ansa Notizie.com)

Per il generale Tricarico resta un mistero tutto quello che sta venendo fuori da questa situazione: “Non so come si faccia a dire che sono stati gli ucraini, la capacità di pilotarlo non sono in molti a possederlo gli americani sono i più capaci ma poi ci siamo noi, anche se i più bravi di tutti sono gli israeliani, un po’ gli inglesi, ma noi siamo i più professionali con Usa e Israeele, noi siamo da serie A sui droni. A dicembre sono venti anni, che li usiamo non siamo mai stati fermi, abbiamo fatto tantissime operazioni. I primi droni sono andati a dicembre del 2004 in Iraq a sorvegliare lo scenario delle elezioni generali e hanno fatto anche un buon lavoro, anche sventando un paio di attentati, ma questo non si sa tanto. Ma ci sono state tante altre operazioni di successo, ma sono cose che non le posso dire dove e quando. Noi con un drone al Cremlino? Non come quella sciocchezza, avremmo fatto molto ma molto meglio

Per Tricarico il drone è una tecnologia che potrebbe risolvere tante questioni e ne fa un esempio, sempre per far capire la portata, non certo perché ci sia qualcosa in atto anche perché non lo direbbe e poi non lo sa, ma a Notizie.com rivela: “E’ una tecnologia precisa al massimo. Se si volesse decidere di far fuori Putin, li ci sono gli israeliani, sono precisi, non come gli americani che vanno un po’ a casaccio. Gli Israeliani sono in grado di colpire chiunque in qualunque modo, se è successo con Bin Laden posso farlo anche con Putin tecnicamente eh, parliamo di tecnicamente, mi raccomando”. E sulla guerra il generale Tricarico a Notizie.com è lapidario: “E’ una guerra di logoramento , quando finirà? Quando gli americani diranno finiamola. Io mi domando solo perché non siamo noi italiani a sollecitarli, altrimenti è solo un’alleanza a senso unico, ma quando si è amici ci deve essere uno scambio in tutti i sensi, altrimenti non è un’amicizia è altro”

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