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Cronaca

Città grande grazie all’aiuto delle prostitute, c’è il riconoscimento [FOTO]

Published by
Cristiano

La città ha voluto rendere omaggio all’aiuto da parte delle prostitute dell’epoca. Con tanto di riconoscimento visto che, senza di loro, non sarebbero mai diventati grandi [FOTO]

La città ringrazia con una targa le prostitute che la resero grande (Ansa Foto) Notizie.com

Un gesto significativo ed importante da parte della città di Genova che ha voluto rendere omaggio alle prostitute dell’epoca. Ed il motivo è sin troppo importante. Nel Medioevo, infatti, con le tasse pagare con i loro guadagni permisero di rendere “grande” la città ligure. Tanto è vero che si verificarono costruzione dei moli del porto. Un passaggio a dir poco fondamentale per renderla come una delle città potenti in ottica economica mondiale. Come riportato in precedenza, a distanza di moltissimi anni da quell’episodio, la città le ha volute ringraziare con una targa commemorativa.

A tutte quelle donne che, tra il 1300 ed il 1400, consentirono alla ‘Superba‘ di renderla un nodo cruciale per quanto riguarda i traffici marittimi. A comunicarlo ci ha pensato direttamente il numero uno del municipio ‘Centro Est’, Andrea Carratù : “Dovevano pagare cinque soldi al giorno alla Repubblica di Genova, tra il 300 e 400. Un contributo fondamentale per realizzare le opere portuali“. Nonostante i moli cittadini erano stati costruiti con il lavoro delle lucciole. A quest’ultime fu vietato di avvicinarsi all’area portuale per non distrarre i camalli e marinai.

Genova rende omaggio alle prostitute del Medioevo [FOTO]

La città ringrazia con una targa le prostitute che la resero grande (Ansa Foto) Notizie.com

Una idea nata anche da Daniela Marziano (vedi foto in alto), assessore del municipio ‘Centro Est’ e che di mestiere fa l’avvocato. La stessa ha spiegato che un luogo per poter collocare la targa era stato già individuato. In particolar modo sulla parte esterna di Sottoripa, dietro a Palazzo San Giorgio. Una targa che attrae non solamente i genovesi, ma gli stessi turisti. “La Sovrintendenza deve ancora pronunciarsi su alcuni dettagli del testo e sul materiale della targa, ma il senso è ormai definito. L’operazione si farà“.

Questo il testo (anche se del tutto ancora provvisorio) che recita in questo modo: “Tra il XIV e il XV secolo le lavoratrici dell’antica ‘arte del meretricio’ potevano esercitare, protette e curate, versando 5 soldi al giorno alla Repubblica di Genova. Con i proventi di tale gabella la Repubblica finanziò importanti opere monumentali, tra queste la costruzione e l’ampliamento della fabbrica, zona che era vietata alle nostre lavoratrici“.