Nel corso della trasmissione ‘Dritto e Rovescio’, ospite dell’ultima puntata il conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani. Quest’ultimo ha attaccato pesantemente la sinistra con parole molto dure che non sono passate inosservate
Giuseppe Cruciani continua a far parlare di sé. Non solamente per via delle sue uscite nella sua trasmissione radiofonica “La Zanzara”, ma anche in altri programmi. Come a quello di Rete 4 in ‘Dritto e Rovescio‘. Nel corso della puntata, condotta dal giornalista Paolo Del Debbio, l’opinionista ha attaccato la sinistra. Non si tratterebbe affatto della prima volta che si verifica una cosa del genere, ma in questo caso i toni sono stati decisamente molto alti.
Argomento della discussione la strage dei migranti a Steccato di Cutro (provincia di Crotone) dove nella mattinata di domenica un barcone si è distrutto provocando una tragedia. Fino a questo momento il numero delle vittime è salito a 63. Anche se, gli inquirenti, ipotizzano che la cifra possa decisamente aumentare con il passare delle ore. La sinistra, in merito a questa vicenda, ha puntato il dito contro i vertici alti del governo. Colpevoli di non aver fatto abbastanza per cercare di salvare le vite dei migranti. In merito a ciò Cruciani non ci sta ed ha attaccato la sinistra con il suo sciacallaggio.
Queste sono state le parole rilasciate dallo stesso giornalista nella trasmissione andata in onda nella serata di ieri, giovedì 2 marzo: “Come si fa a dare la colpa della morte di 70 persone al ministro dell’Interno dicendo che non siamo intervenuti e che c’è un’omissione di soccorso? Cioè, a questo punto, uno dovrebbe andare in Procura e presentare una denuncia per omicidio.
Addossare a una persona la responsabilità di avere portato all’uccisione delle persone penso che sia un livello di sciacallaggio folle. Cioè siamo a livello di sciacallaggio puro rispetto al fatto che i morti ci sono sempre stati. I veri responsabili sono i trafficanti di esseri umani“. Non sono mancati momenti di polemiche in studio con chi ha avuto da ridire sulle sue parole. Stesso discorso che si è verificato anche sui social network.