Bassetti: “Inchiesta Bergamo su come è andato il Covid e pandemia è sbagliata. Serve una Commissione d’Inchiesta”

L’infettivologo parla in maniera chiara su quanto sta avvenendo da giorni: “Stimo Crisanti ma il suo parere è uno”

Un’inchiesta che sta facendo discutere parecchio e che non tutti trova d’accordo. O meglio, è giusto che la magistratura cerchi di capire se ci siano stati errori a Bergamo, ma prendere come oro colato la relazione di un singolo professionista o pensare che un’inchiesta di una sola città possa fare luce su quanto accaduto dal 2020 al 2021 e in parte nel 2022, fors è davvero troppo. A pensarlo sono in tanti, ma dirlo il professor e primario del reparto Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova Matteo Bassetti che a Notizie.com spiega: “Non credo che si possano trovare responsabilità con un processo fatto in una singola città. Per me, è profondamente sbagliato. Se vogliamo andare a guardare l’organizzazione che ci ha portato ad affrontare la pandemia, dobbiamo capire se tutte le cose erano state fatte in modo appropriato non solo a Bergamo, ma a livello nazionale, per questo sono favorevole ad una commissione d’inchiesta, un po’ quello che si fa quando ci sono processi medici, io a questo faccio riferimento, non certo a mettere sul banco degli imputati tizio o caio“.

Il primario
Il primario Matteo Bassetti (Ansa Notizie.com)

Riguardo al professor Crisanti, considerato che tra i due non corre buon sangue, visto qualche polemica passata, Bassetti non ci va giù duro anzi: “Se i 4 mila morti è un numero che è stato scritto da Crisanti avrà le sue buone ragioni per farlo, è grande professionista, dico solo che è il suo parere ed è uno, come quello della procura di Bergamo, una città sola, ma se si deve analizzare la gestione totale della pandemia non credo si possa fare con una procura di una città e un consulente, per questo sono perplesso e per questo mi auguro che oltre a questa indagine venga formata una commissione d’inchiesta”.

“Errori ne sono stati commessi, ma bisogna considerare che eravamo al buio totale”

L'intesa
Matteo Bassetti e il governatore della Liguria Toti (Ansa Notizie.com)

Per Matteo Bassetti è una situazione piuttosto articolata questa dell’indagine e dell’inchiesta di Bergamo perché rischia di creare polemiche quando in realtà per fare un giusto percorso si dovrebbero prendere altre strade meno inquisitorie. A Notizie.com cerca di spiegarle: “Credo che la commissione d’inchiesta possa essere una cosa intelligente per avere una pluralità di idee, anche perché valutare l’impatto di un virus ci sono modi e idee diverse e sinceramente non credo possa farlo la Procura di Bergamo, allora perché non quella di Varese o di altre città dove purtroppo ci sono stati tanti morti”.

Siamo arrivati nel marzo del 2020 come se avessimo acceso la luce all’improvviso – spiega Bassetti e lì abbiamo guardato a questo virus in modo diverso per questo dovremmo metterci nei panni di chi era lì al 2 di marzo perché se non facciamo così, non ne usciremo mai. Commesso errori? Non sono mai stato tenere con Conte e Speranza, ma errori ne sono stati commessi da tutti, ma allo stesso tempo questi errori a mio modo di vedere non devono essere messi in un tribunale mettendo imputati, è giusto che si guardi indietro, ma io pensavo più a come si fa un processo medico guardando se è stata fatta bene la terapia o se l’esame è stato corretto, in questo senso, con questa filosofia. Io credo che al di là di tutto, considerando tutti gli errori, penso che le scelte in quel momento drammatico siano state prese in buonafede”

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