Russia, altra morte sospetta: trovato senza vita ex spia KGB

Un’altra morte sospetta che si è verificata in Russia: a Mosca, infatti, è stato trovato il corpo senza vita da parte di una ex spia del KGB

Altra morte sospetta in Russia
Viatcheslav Rovneiko (Foto Facebook) Notizie.com

Un’altra morte sospetta arriva direttamente dalla Russia. A Mosca, infatti, è stato trovato il corpo senza vita da parte di un uomo. Si trattava di una ex spia russa e magnate del petrolio. Una persona considerata molto vicina al capo dell’Intelligence di Vladimir Putin. Si trattava di Viatcheslav Rovneiko. La sua morte è stata considerata misteriosa. Soprattutto per alcune circostanze che davvero lasciano parecchi dubbi. La vittima aveva 59 anni ed aveva ottimi agganci al Cremlino. Il suo cadavere è stato rinvenuto nella sua abitazione. Secondo quanto riportato da alcuni rapporti locali pare che la sua morte sia ancora da chiarire.

Anche perché, nel referto, non sono stati trovati segni di violenza in merito a questa morte. Non è finita qui visto che, lo stesso Rovneiko, fosse considerato una spia del KGB. A partire dall’era della ‘Guerra Fredda’. Nel corso della sua carriera ha lavorato in Belgio, collaborando con Sergei Naryshkin, attualmente numero uno dell’SVR, ovvero l’agenzia di intelligence di Mosca. Fonti locali affermano che il 59enne fosse molto vicino al miliardario Gennady Timchenko. Di certo non un nome nuovo visto che è considerato uno degli oligarchi più fedeli e vicini a Vladimir Putin.

Russia, altra morte sospetta a Mosca: trovato morto ex spia KGB

Altra morte sospetta in Russia
Vladimir Putin (Ansa Foto) Notizie.com

Il suo ex socio in affari era Leonid Dyachenko. La moglie di quest’ultimo, Tatiana, era la potente figlia di Boris Eltsin, primo presidente della Russia. La coppia ha fondato Urals Energy, uno dei tanti grandi operatori petroliferi. Lo stesso in cui la vittima era in affari, L’azienda è stata lanciata nel 2005 a Londra. Secondo quanto riportato dagli ultimi rapporti pare che avessero interessi commerciali con alcuni Paesi come: Regno Unito, Belgio, Lussemburgo e Cipro.

La vittima si era laureata all’Istituto di Relazioni Internazionali (MGIMO) di Mosca. Ovvero una delle scuole di addestramento più importanti per spie e diplomatici. I database aziendali russi non avevano mai mostrato il suo volto, segno del fatto che si trattasse di una persona molto riservata nel suo ambiente e soprattutto nel suo lavoro. Era legato sentimentalmente con Irina Mgimo, collega studentessa, di quattro anni più grande di lui. Avevano un figlio, Nikolay, 40 anni, che lavorava come banchiere di investimenti.

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