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Politica

Berlusconi: “Su Cospito non si tratta, l’Italia non si pieghi”

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Marco Ercole

Il leader di Forza Italia a tutto campo in un’intervista concessa a “Il Giornale”: “Fermezza contro le violenze anarchiche, bisogna operare senza concessioni. La tutela della salute è un principio sacro, la possibilità di controllare quella dei detenuti è prerogativa dei parlamentari”. E ancora: “Il voto alle Regionali sarà anche politico”

È un Silvio Berlusconi a tutto campo, quello che parla sulle colonne de “Il Giornale”. Dal caso relativo all’anarchico Cospito, alle polemiche scoppiate in Parlamento, passando per le condizioni dei detenuti, la salvaguardia della loro salute e le visite dei parlamentari nelle carceri. Ecco alcuni estratti del lungo botta e risposta, a partire appunto dalla gestione del delicato caso Cospito: “Certamente lo scenario internazionale è molto complesso e molto preoccupante. Però sarei molto prudente nell’immaginare collegamenti fra vicende molto lontane fra loro. Su una cosa però voglio essere estremamente chiaro: l’Italia non deve piegarsi a nessun ricatto e a nessuna minaccia. Sulle regole dello Stato di Diritto non si tratta con nessuno. L’uso di metodi violenti o, addirittura, terroristici, qualunque sia la loro origine, non può portare ad altra risposta che alla massima fermezza. Bisogna operare – come del resto si sta facendo – senza nessuna trattativa e nessuna concessione fuori dalla legge“.

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi (Ansa) – Notizie.com

Riguardo la visita di alcuni parlamentari del Pd proprio nel carcere dove era detenuto Cospito, questo il pensiero del Cavaliere: “Privare un essere umano della libertà personale è una cosa molto grave, ma in alcuni casi necessaria. lo sono un garantista, il che significa adottare il massimo delle attenzioni per salvaguardare un possibile innocente, ma sono convinto che i veri colpevoli vadano puniti, anche in maniera severa. La tutela della salute di ogni persona, anche se detenuta, è un principio sacro. La possibilità di controllare le condizioni di un carcere e quelle di salute di chi è recluso sono tra le prerogative dei parlamentari. Se il carcere diventa un luogo di tortura, di violenza, di promiscuità, allora non soltanto non serve a rieducare i detenuti, ma sortisce l’effetto opposto: anche chi è stato punito per una colpa lieve, in carcere rischia di diventare un vero criminale. Questo per non parlare di chi è in carcere in attesa di giudizio e spesso poi viene assolto perché è innocente“.

Dalle carceri alla ripresa economica

Berlusconi è poi tornato a parlare della promessa, fatta in campagna elettorale, di costruire nuove carceri: “Il grado di civiltà di un Paese dipende anche dalla condizione delle sue carceri. Nelle carceri italiane sono recluse 55.000 persone, quando il numero di posti letto è di 50.000. In alcune carceri vi sono 12 detenuti in una cella, con un solo bagno in condizioni precarie. Il risultato è un suicidio ogni tre giorni nelle nostre carceri. lo mi vergogno di vivere in un Paese che tratta degli esseri umani in questo modo, anche se sono esseri umani che hanno sbagliato. Mi vergogno davvero. E la mia cultura cristiana si ribella a questo stato di cose. Dobbiamo costruire nuove carceri in numero adeguato che garantiscano ai detenuti delle condizioni di vita dignitose e ampliare il più possibile le pene alternative al carcere“.

Un intervento su Twitter di Silvio Berlusconi (Ansa) – Notizie.com

Berlusconi ha poi parlato dello scenario economico che continua a essere preoccupante: “Il governo nelle prime settimane ha dovuto affrontare emergenze ereditate dal passato, come quella del caro-bollette. I nostri impegni di legislatura rimangono tutti, e primo fra tutti una riforma fiscale basata su una forte riduzione delle aliquote e sull’introduzione della flat-tax. Qualcosa è già stato fatto, nella legge di bilancio, ma la riforma fiscale è uno degli impegni di legislatura, che siamo determinatissimi ad onorare. Mi permetta di ricordare anche gli altri: l’aumento delle pensioni minime a 1000 euro per tutti, la totale detassazione e decontribuzione dei contratti di primo impiego per gli under-35, in modo da favorire l’occupazione dei giovani, il taglio alla burocrazia, cancellando il regime delle licenze e delle autorizzazioni preventive, una grande riforma della giustizia in senso garantista, secondo le linee già indicate dal ministro Nordio“.

Le elezioni regionali in Lombardia e Lazio

Silvio Berlusconi, presidente del Monza in Serie A (Ansa) – Notizie.com

Una battuta anche sulle prossime elezioni regionali in Lombardia e Lazio: “Con la nostra vittoria nelle due regioni, che certamente avverrà, si confermerà ancora una volta il buon governo del centrodestra in Lombardia, come è sempre avvenuto da quando lo abbiamo fondato trent’anni fa, mentre in Lazio si porrà fine all’immobilismo della sinistra, che ha abbandonato al degrado una delle maggiori regioni italiane, quella che ospita la nostra capitale, Roma, la città più illustre del mondo. Però è innegabile che – quando votano due regioni così grandi e così importanti – il risultato assume anche un significato politico complessivo. Tutti gli indicatori confermano che il centrodestra confermerà la vittoria delle politiche, e che Forza Italia sarà ancora una volta politicamente e numericamente determinante per governare. Del resto non esiste un centrodestra di governo senza una forte presenza dei liberali, dei cattolici, dei garantisti, degli europeisti, degli atlantisti: sono i valori e i principi che solo Forza Italia sostiene organicamente, da sempre e con coerenza, nel panorama politico italiano. Per questo darci più forza, nel governo nazionale come in quelli locali, significa consentirci di promuovere politiche concrete coerenti con questi principi, in materia di tasse, di giustizia, di burocrazia, di politica estera“.