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Curiosità

Che novità, il ritorno (forse) dei jeans a vita bassa

Published by
Daniele Magliocchetti

Per il Guardian la tendenza annuncia la fine del ‘French tuck’, in cui si spinge un pezzetto di tessuto dietro il bottone di chiusura anteriore dei pantaloni

I jeans blu a vita bassa? “Erano per la vita notturna degli anni 2000 come i perizomi dei gladiatori nell’antica Roma”, sentenzia il Guardian in un articolo in cui celebra ma anche critica come un po’ “debosciata” la vita bassa, il segno “distintivo di un’epoca” e un look complicato e controverso. Eppure, avvisa il quotidiano, i jeans a vita bassa stanno per tornare come all’inizio del millennio, ma anche tra gli anni ’60 e ’70 del secolo scorso, il Novecento.

Un flash mob dal titolo Break the Silence delle attiviste di “Non ora quando” (Ansa Notizie.com)

Ma a parte i jeans, tutto sembra “a vita bassa”. A Capodanno la cantante Dua Lipa ha indossato un vestito “così scollato sulla schiena da lasciare scoperto il perizoma”. Non basta: l’attrice statunitense Julia Fox ha pubblicato un video tutorial su Instagram che mostra come trasformare un paio di jeans in un look da sera tagliandoli per indossarli come un reggiseno a fascia in denim abbinato mentre il più grande gruppo di ragazze del mondo, le Blackpink della Corea del Sud, “ha reso i cinturini arrotolati per mostrare una fettuccia di biancheria intima”.

Un ritorno che farebbe scalpore

Spiega il Guardian: “Il ritorno della vita bassa annuncia la fine del ‘French tuck’, in cui si spinge un pezzetto di tessuto dietro il bottone di chiusura anteriore dei pantaloni, e il ritorno del Body – quei top simili a body con mutande integrali – borchie al cavallo, che donano una linea morbida e bandiscono le correnti d’aria”.

Un Flash mob dal titolo Break the Silence dove viene usato un paio di jeans (Ansa Notizie.com)

Per una versione a vita bassa di livello base, il marchio Isabel Marant ha reso i pantaloni a vita bassa chic e indossabili sopra un top leggero, a maniche lunghe e aderente al corpo. Ma c’è di che sbizzarrirsi: l’autrice ed ex redattrice di moda Gabrielle Korn dedica un intero capitolo del suo libro “Everybody (Else) Is Perfect: How I Survived Hypocrisy, Beauty, Clicks and Likes”, a come ha vissuto la tirannia dei jeans a vita bassa durante l’adolescenza, “se solo non avessi mangiato a cena per un numero sufficiente di giorni e poi per settimane di fila, quindi è quello che ho fatto…”, dice un po’ risentita.

Tuttavia, Korn mette in relazione ciò che venne dopo, ovvero l’ascesa nella moda dei pantaloni a vita alta, epoca in cui le donne e le minoranze hanno iniziato a sentirsi più sicure: “Con Obama alla Casa Bianca per un secondo mandato e pari diritti per donne e minoranze, i pantaloni a vita alta si sono sistemati su tutto come una calda coperta”, scrive Korn.