Napoli-Juve, bomber a confronto: tanti gol ma è caccia alla “prima volta”

Napoli contro Juve è anche sfida fra un grande attacco e la miglior difesa: due uomini chiave cercano gloria, ma un dato è per certi versi paradossale. 

Il giorno tanto atteso è arrivato. Napoli contro Juve è la sfida fra un attacco pirotecnico e una difesa blindata, fra lo spettacolo offerto da Spalletti e il pragmatismo di Allegri.

Milik Osimhen
Milik e Osimhen guideranno l’attacco di Juve e Napoli questa sera (LaPresse) notizie.com

Per certi versi anche le due gestioni sono a confronto. Da una parte De Laurentiis, che tace e fa bene, perché quando la macchina è perfetta non c’è bisogno di ritoccarla, dall’altra Elkann, che prova a ricostruire la Juve con altre figure. La gestione oculata dei partenopei si è trasformata in successi. Via contratti onerosi e calciatori avanti con l’età, dentro giovani motivati, forti, scovati dopo anni di lavoro e a prezzi abbordabili.

La Juve questo passaggio non è riuscita a farlo, e paga le conseguenze di una gestione che è ora nel mirino. Ecco perché la partita va oltre il rettangolo di gioco, che però è tutto quando si scontrano la prima contro la seconda in classifica, e quando una ha inevitabilmente il compito di minare le sicurezze dell’altra. A deciderla, probabilmente, saranno i bomber. Osimhen e Milik avranno il compito di sbloccare un match carico di aspettative, ma c’è un dato che va oltre i gol e le ottime prestazioni, e lascia per certi versi a bocca aperta.

Napoli-Juve è anche Osimhen contro Milik

Napoli-Juventus
Napoli e Juventus, grande sfida fra tecnici bomber – Notizie.com – © Lapresse

Dieci gol e 3 assist per Osimhen, lo zampino sul 33% delle marcature del Napoli nonostante alcune partite da spettatore forzato. Il nigeriano è il capocannoniere del torneo, l’arma tattica di Spalletti per scardinare le difese più chiuse, per partire in contropiede ma anche garantirsi centimetri e potenza in avanti.

Dall’altra parte ci sarà invece il grande ex. Milik a Napoli ha giocato 4 anni, è diventato subito idolo dei tifosi prima dell’infortunio, poi dei cambi di casacca, e infine della chiamata della Juve. Per Allegri sarebbe stato il ricambio perfetto di Vlahovic, l’uomo da schierare nei secondi tempi o nelle gare più chiuse per sfruttare la forza fisica in area. Il polacco si è trasformato però in un titolare inamovibile, e non solo a causa dei problemi fisici del compagno più giovane, ma anche grazie alla sua vena realizzativa, che vale punti pesanti.

Milik ha messo insieme 5 reti, tutte pesanti, in 14 partite, ma ha avuto un minutaggio inferiore rispetto ad Osimhen. Questa sera saranno a confronto. Il passato del Napoli contro un futuro che sembra garantire reti e continuità, il gioiello di Spalletti contro la solidità del bomber di Allegri. C’è un dato però che fa riflettere. Osimhen ha fatto male un po’ a tutte le difese ma non è mai riuscito a segnare alla Juve. Milik invece è addirittura all’esordio contro la sua ex squadra. Un motivo in più che spinge entrambi a dare il massimo in una gara fra due tifoserie poco amiche, che regalano sempre un tributo importante a chi si rende protagonista di reti e grandi giocate in un match carico di motivazioni.

Impostazioni privacy