Il caos che vede come protagonista Memo Remigi pare che non finisca affatto qui. Arrivano altre accuse contro il cantante da parte di un noto personaggio delle televisione italiana che lo ha accusato per lo stesso motivo
A quanto pare non finiscono affatto le polemiche che riguardano Memo Remigi. Il cantante, in questa settimana, è finito nel mirino per aver messo la sua mano sul sedere di Jessica Morlacchi durante la puntata del programma ‘Oggi è un altro giorno‘ su Rai Uno. Un episodio che ha fatto infuriare il pubblico ed il mondo del web che ha chiesto provvedimenti contro il classe ’38.
Che sono puntualmente arrivate da parte della società che lo ha definitivamente licenziato dal programma. Tra chi lo difende come la giornalista Caterina Collovati, c’è un altro noto personaggio televisivo che lo accusa per lo stesso motivo. Si tratta di una donna che in passato sarebbe stata molestata proprio dal nativo di Erba che si continua a difendere dalle accuse: “Alla Morlacchi ho dato solo una pacchettina“.
Anna Pettinelli contro Memo Remigi: “Anche con me lo ha fatto“
A quanto pare anche Anna Pettinelli, in passato, avrebbe ricevuto delle molestie da parte del cantante. La conduttrice radiofonica si è sfogata direttamente sul proprio account di Instagram dove non ha affatto voluto minimizzare l’accaduto che si è verificato in questi giorni ed ha invitato anche altre donne di non essere vittime di questi episodi. Queste sono state alcune delle sue parole: “Che vuoi che sia una pacchetta sul sedere? Innocua. Stavo scherzando! Scherzando un ca**o!
Se questo video non fosse finito sui social la Morlacchi probabilmente non avrebbe denunciato l’accaduto e tutto sarebbe passato sotto silenzio. È successo a me in passato più e più volte e non l’ho mai detto. Oggi lo farei ma allora non ho saputo superare l’imbarazzo. Spero che oggi le donne abbiano coscienza di quanto questi atteggiamenti debbano essere denunciati e condannati senza scuse. Scuse che non arriveranno mai a Jessica perché vorrebbe dire confermare l’accaduto. Cosa che il molestatore nega“.
